Nella seconda parte dell’intervista a Filippo Del Prete di Italian Jersey Collector, parleremo di Inter tra passato, presente e futuro prossimo…
Continuiamo la chiacchierata con Filippo Del Prete di Italian Jersey Collector. Parliamo di Inter, ovvero la tua squadra del cuore. Abbiamo detto che della Beneamata hai circa 150 magliette…
Sì, e sono in continuo aumento. Tutte maglie indossate o comunque preparate. Dalla metà degli anni ‘80 fino ai giorni nostri. Non disdegno anche del materiale, per così dire, più vecchio, ecco. Anche se in quest’ultimo caso i costi sono diventati ormai proibitivi.
Le tue maglie preferite dell’Inter?
Senza dubbio al primo posto metto la maglia della stagione 1997/98, il primo anno del mio idolo Ronaldo, il Fenomeno. Ma più che la versione home ti direi la terza divisa – a righe orizzontali grigie e nere – legata oltretutto alla vittoria della Coppa Uefa. Una delle più amate dagli interisti. Poi anche quella del 2010 ovviamente, della quale ne possiedo una utilizzata da Balotelli. Mi manca e ovviamente mi piacerebbe avere nella mia collezione quella della finale di Madrid. Hanno dei dettagli unici: ormai è raro trovarne di preparate, quasi impossibile reperirne una usata. Completano poi il mio podio personale le casacche di inizio anni ‘90.
Una maglia della storia nerazzurra che al contrario proprio non ti è mai piaciuta?
Ho la maglia sprite del 2016/17, indossata in Europa League da Perisic e in tutta onestà proprio non mi piace. Non apprezzo particolarmente neanche la versione completamente rossa del 2012/13: ho quella di Palacio ma ogni volta che la vedo mi ricorda troppo i cugini del Milan…
Italian Jersey Collector: il prossimo anno la maglia dell’Inter…
Italian Jersey Collector, le mie magliette dell’Inter. E quella del prossimo anno…
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E’ vero che per la stagione 2024/25 ci saranno importanti novità sulla nostra prima divisa? Si vocifera un temporaneo abbandono del classico strisciato verticale…
Sì, è vero, ho visto qualcosa in anteprima: ci saranno delle novità. Se poi dovesse esserci la seconda stella (la scaramanzia è d’obbligo) la nuova maglia assumerà tutto un altro valore. Posso dirti che lo strisciato verticale avrà delle particolarità, ecco. Vi lascio con un po’ di suspance. Se vuoi il mio parere, sono un tradizionalista. Le recenti lavorazioni inizialmente mi hanno fatto storcere il naso ma insomma, la maglia dell’Inter rimane la maglia dell’Inter. Abbiamo tutti un debole per il nerazzurro.
Facciamo un passo indietro, torniamo all’annata corrente e chiudiamo con il calcio giocato. La Champions League è il grande rimpianto della stagione. Con lo scudetto ormai al sicuro e con il gol di vantaggio dell’andata, si doveva arrivare ai quarti. Cos’è mancato a Madrid agli uomini di Inzaghi?
Esatto, si doveva arrivare ai quarti. Al Civitas Metropolitano è mancato il cinismo in quel paio di occasioni in cui si poteva chiudere ogni discorso. E poi a certi livelli appena passati in vantaggio non si può subire subito il gol del pareggio. Chiudere il primo tempo 1-0 sarebbe stato importantissimo. Dobbiamo però ragionare sui 180 di gioco: all’andata ero a San Siro, la partita sarebbe dovuta finire almeno 3-0. Saresti andato a Madrid con maggiore serenità. Di occasioni ne abbiamo avute a bizzeffe. Ecco, la qualificazione molto probabilmente ci è sfuggita già nella gara d’andata…