Alexis Sanchez ha parlato ai microfoni di un’emittente cilena dl suo ultimo anno all’Inter, ricordando il derby perso che ha segnato la lotta scudetto della passata stagione, oltre che il rapporto con Inzaghi.
Alexis Sanchez, attuale attaccante del Marsiglia e della Nazionale cilena, è una vecchia conoscenza del calcio italiano, avendo militato nel nostro campionato con le maglie di Udinese e Inter, oltre che le maglie di Barcellona e Manchester United all’estero.
Ed è proprio in merito all’esperienza nerazzurra che l’attaccante cileno ha parlato durante un’intervista ad un emittente cilena, raccontando alcuni episodi che lo hanno visto protagonista, parlando anche del suo rapporto con l’allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi.
Inter, Sanchez: Mi sentivo un leone in gabbia
Inter, Sanchez non si da pace: derby perso per colpa di Inzaghi
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L’attaccante cileno ha dunque ricordato una conversazione avuta con Inzaghi prima di un derby, nella quale l’attaccante ha svelato di aver detto all’allenatore che avrebbe dovuto giocare, altrimenti si sarebbe potuto rischiare di perdere il derby, cosa che poi è effettivamente successa. Si è poi lamentato del trattamento ricevuto, in quanto secondo lui non era giusto ricevesse tutte quelle critiche, senza però avere la possibilità di dimostrare il suo valore. Ecco le parole complete dell’attaccante cileno.
All’Inter ero tranquillo ma loro mi hanno dato l’opportunità di dimostrare il mio valore? Ho detto che mi avrebbero potuto criticare se avessi giocato e l’avessi fatto male. Ero un leone in gabbia, era ingiusto che mi giudicassero senza darmi possibilità di dimostrare il mio valore. Una volta ho detto a Inzaghi che se non mi avesse fatto giocare contro il Milan, avremmo perso la partita. Ho detto: ‘Mister, occhio che possiamo perdere’. E accadde proprio così. Non gli ho detto più niente, dovevo essere come un elefante: bocca chiusa e orecchie grandi. Poi l’Inter ha perso ma mi domando perché Inzaghi non mi fece giocare?
