L’Inter batte il Milan. Il morso del Biscione nerazzurro manda all’inferno il povero Diavolo. Ma la missione non è ancora finita…
Quanto mi spiace. Si mi spiace tanto. Perché alla fine l’abbiamo morso una sola volta. Non per colpa nostra. Ma dell’arbitro, del Var, di decisioni che non capisco e non voglio nemmeno capire. La mia Inter ha vinto. Poteva stravincere.
La Curva Nord ha morso la Sud. Lautaro prima Kjaer poi anche Tatarusanu l’unico forse ad avere l’antidoto al veleno nerazzurro. Il derby è sempre il derby. I pensieri vengono e vanno. La festa invece è continua. Continua e continuerà fino a quando non avrò la certezza che noi saremo in Champions (io allo scudetto non ci credo più), e che il Milan sarà fupri dalla grande Coppa.
Sono così. Femmina. Piena di passione e amore. Ma anche stronza. E quel derby di un anno fa, quello scudetto scippato a Bologna non riesco proprio a farmelo scivolare giù. È più forte di me. Anzi fortissimo…
Inter-Milan, il morso del Biscione non perdona…
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Inter-Milan, il morso del Biscione manda all’inferno il povero Diavolo
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Se penso ancora al miracolo di Tatarusanu. Se penso a quel rigore non fischiato su Dzeko. E a quel goal tolto a Lukaku in una lotta ad armi pari con Thiaw. Braccio teso di entrambi a tenersi, strattonarsi. Mah. E poi dicono che il calcio è uno sport di contatto. Magari.
Se lo fosse con Dzeko e Lukaku non ce ne sarebbe più per nessuno. E cosa dire di Lautaro Martinez mi fa godere e tanto.
E bravo anche Simone Inzaghi. Bravo perché ha scelto di non rischiare niente. Meglio così. Milano siamo noi. E attenti a camminare. La biscia morde…