Calciomercato Inter, Lautaro Martinez ha parlato del suo rapporto con i tifosi nerazzurri e dell’influenza della famiglia…
Lautaro Martinez in questa stagione è il simbolo dell’Inter. Il numero 10 argentino, dopo la vittoria nel Mondiale in Qatar, è tornato a Milano con un altro spirito, diventando sempre più un leader della squadra, con tanto di fascia da capitano indossata in serate importante (derby di campionato e Champions League con il Porto).
Lautaro è stato il protagonista del podcast nerazzurro Footsteps, sulla piattaforma Recast. Il toro, arrivato a Milano nel 2018 dal Racing Avellaneda, ha da subito avuto tanto amore dai tifosi dell’Inter, che lui cerca di ripagare ogni partita dando sempre il 100%:
Milano mi ha dato tanto amore fin dal primo giorno: sono arrivato in una squadra gigante, ha una società importante e giocatori importanti e i tifosi me l’hanno fatto sentire fin dal primo giorno, è bellissimo. Mi hanno sempre rispettato, ho sempre cercato di ridargli tutto in campo.
Calciomercato Inter, Lautaro e l’importanza della famiglia
Calciomercato Inter, Lautaro Martinez: sono in un club gigante…
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Le regole di Lautaro Martinez, sedici goal in 34 partite in stagione, sono chiare e semplici. Il numero 10 elenca tre caratteristiche da portare sempre con sé sul campo di allenamento e in partita:
Cos’è stato determinante? La prima cosa è l’umiltà, poi il rispetto e il lavoro.
Nel mondo di Lautaro ha grande importanza la famiglia. La moglie Agus, ma anche la figlia Nina che, come spesso affermato dallo stesso argentino, ha contribuito a farlo diventare più maturo. Nella sua vita la sfera familiare ha avuto e ha una grande importanza, così come tutti gli allenatori avuti. Dai primi al Racing, fino a passare a Luciano Spalletti, Antonio Conte e Simone Inzaghi:
Le persone più influenti? Tutta la mia famiglia sicuramente, senza di loro non potevo realizzare il mio sogno. Poi un allenatore del Racing mi ha dato una mano gigantesca quando sono arrivato lì: non ce la facevo a stare lontano da casa, ho sofferto tanto ma mi sono stati vicinissimi, è stato importante. E poi tutti gli allenatori: si impara tanto da tutti, cerco sempre di ascoltare e vedere quello che fanno e come lavorano per migliorare.