Salernitana-Inter, la partita senza pari negli annali: Inzaghi per riprendere la corsa, Sousa per non interromperla.
I numeri parlano chiaro: in 7 precedenti di serie A, il primo nel lontano 1948, l’ultimo lo scorso 16 ottobre al Meazza, mai un pareggio tra nerazzurri e granata campani da 75 anni a questa parte. E, nel nuovo capitolo del Venerdì Santo all’Arechi, il doppio, divergente obiettivo di Simone Inzaghi e Paulo Sousa sarà confermare il dato statistico, senza condivisione della posta e con un solo obiettivo: i 3 punti, fondamentali per ripartire o proseguire di slancio.
Lo score tra Inter e Salernitana è di 5 vittorie a 2 per i nerazzurri, letali negli ultimi 3 incroci da 3 vittorie e 12 gol segnati (0-5 a Salerno e 5-0 a San Siro nel 2021/22, 2-0 nella gara d’andata del 2022/23 al Meazza) senza subirne e sconfitti l’ultima volta 24 anni fa (l’11 aprile del ’99), piegati dalle reti di David Di Michele e Federico Giampaolo, per una vittoria storica in casa granata. Nonché la seconda di sempre, dopo il successo di corto muso firmato da Renzo Merlin il 4 luglio del ’48 a Salerno, alla prima stagione in A (nella gara d’andata 2-1 per i nerazzurri) della società campana, poi retrocessa a bocce ferme come nel 1998/99.
Salernitana-Inter, mai un pareggio in 7 precedenti di serie A tra nerazzurri e granata campani.

LEGGI ANCHE Verso Salernitana-Inter, Inzaghi cambia mezza squadra.
Questa volta si ripartirà con altri presupposti di classifica per i granata di Sousa, imbattuti da 5 giornate di campionato, ed altri numeri per la corazzata in disarmo di Inzaghi, ko 4 volte su 5 dallo scorso 26 febbraio. Subentrato a Nicola in corso d’opera, il tecnico portoghese, dopo il ko nella gara d’esordio del 19 febbraio con la Lazio, ha messo in fila una vittoria (con il Monza, il 26 a Salerno), 4 pareggi consecutivi (contro Sampdoria, Milan, Bologna e Spezia) e 7 punti nelle ultime 5 di A, salendo in 15esima posizione, a +9 sulla zona salvezza.
Solo 3, invece, i punti conquistati negli ultimi 450 minuti di campionato da Simone Inzaghi, vincente solo col Lecce il 5 marzo e sconfitto, prima e dopo, da Bologna, Spezia, Juventus e Fiorentina, le ultime tre di fila. Nonché scivolato dal 2° al 4° posto in classifica (in condivisione con la Roma) in un mese e mezzo. Quindi, obbligato a vincere all’Arechi, per non perdere anche l’ultimo pass per la prossima edizione di Champions League.