L’Inter di Simone Inzaghi ha conquistato un posto d’elitè in Champions League e ora il derby non dimenticando il Giorno della Marmotta Viola…
Mica male. Solo la storia dirà che ne sarà di Campionato e Champions League per questa stagione 2024/2025, ma certo è che i tifosi interisti si godono una prospettiva serena. Nel momento clou di questa lunga cavalcata partita ad agosto e destinata a concludersi a giugno coi Mondiali per club, l’Inter ritrova il suo miglior Lautaro Martinez.
Quello che, fino a poche settimane fa, faceva alzare gli occhi al cielo ad ogni goal clamorosamente fallito. Se la ThuLa è questa, cioè quella ammirata in Inter-Monaco, e se resta a questi livelli fino a primavera, gli interisti possono avere perlomeno una certezza: che la loro squadra del cuore può battere chiunque, non parte sconfitta a prescindere.
Nemmeno contro le ammiraglie del calcio europeo. Certo, ora Lautaro Martinez è anche guardato con occhio benevolo dalla buona sorte, cosa che non gli accadeva prima: il calcio di rigore di ieri era centralissimo e ad assicurarlo in rete, grazie al cielo, sono intervenute la provvidenza e la potenza con cui è stato tirato.
Ma il Toro e il rigore, davvero, sono come il bielorusso Lukashenko e le libere elezioni: due pianeti distanti anni luce…
Inter, non c’è solo il derby con il Milan c’è anche la Viola…
Inter, tra Champions League, derby e… il Giorno della Marmotta Viola
LEGGI ANCHE Calciomercato Inter, Nicola Zalewski ha già detto sì: la formula per convincere la Roma
La condizione fisica della squadra appare, ad oggi, eccellente: Bastoni e Barella non sembrano sentire i minuti nelle gambe, e alla voce “le cose potrebbero andare meglio” si segnala solo il Mistero Acerbi (perché non recupera più?) e l’assenza prolungata (e anche ripetuta in stagione) del tessitore indispensabile Cahlanoglu.
Le speranze sono quelle di averlo per il Derby del 2 febbraio, anche perché a casa Inter non si vuole nemmeno pensare a un terzo derby negativo (con la possibilità di un poker servito in Champions negli Ottavi, tra l’altro).
Mai corsi e ricorsi non sono finiti, in verità. C’è il rischio di una versione calcistica in viola del mitico Giorno della Marmotta: le congiunture di Champions (l’Inter già qualificata agli Ottavi) sembrano indirizzare il calendario di Seria A verso un Fiorentina-Inter giovedì 6 febbraio ore 20.45 (per sistemare il benedetto asterisco nato con il grave infortunio a Edoardo Bove: si ripartirebbe dal 17esimo minuto di gioco), con un ritorno a campi invertiti… domenica 9 per di più alle ore 15.
Proposito delirante ma, a quanto pare, inevitabile per non ritrovarsi l’asterisco sulla schiena fino al termine del campionato. Al momento in cui scriviamo non sappiamo se ci ritroveremo nei panni di Bill Murray costretto, nel famoso film, a rivivere ogni mattina lo stesso giorno (ma almeno lui poteva godersi immancabilmente la bellezza di Andie MacDowell, noi di ritrovarci davanti Kean ogni 72 ore scarse sinceramente non sentiamo il bisogno). Attendiamo e, visto che è gratis, sogniamo.