Inter, Henrikh Mkhitaryan non smette di stupire e di collezionare gettoni dall’inizio, ma il boom dell’armeno metterà Brozovic sul mercato?
Mkhitaryan, sempre e comunque e l’Inter ha un nuovo intoccabile in mediana. Più di Calhanoglu e Barella, i due compagni di reparto, che qualche pausa, qua e là, se la sono presa. Da Inter-Salernitana dello scorso 16 ottobre, Henrikh Mkhitaryan ha collezionato numeri da record, prendendosi la titolarità partita dopo partita, per un totale di 16 consecutive in campionato, meglio di chiunque altro nel centrocampo di Inzaghi.
Più del Sultano turco, che ne ha messe in fila 15 su 16 dall’inizio, o del Nick nazionale, che ha marcato visita in 3 occasioni (una per squalifica) nell’11 di partenza. E, chiaramente, meglio di Marcelo Brozovic, il capitano che è stato chiamato a sostituire dai primi di ottobre e che, ora, guarda dallo specchietto retrovisore a sorpasso effettuato.
La rete di domenica al Lecce (la seconda nelle ultime 3 giornate di serie A; in stagione 4 gol, 3 in campionato, 1 in Champions) è stata il coronamento del percorso netto (o quasi) del 34enne armeno fra i titolarissimi di Inzaghi. Mettendo nel computo dei gettoni dal 1° minuto anche i match di coppa, il dato di Mkhitaryan è ancora più evidente: da Juventus-Inter del 6 novembre 17 gare di fila (13 in A, 2 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa, 1 in Champions), che sarebbero state 21 (in più 3 in campionato e 1 in Champions, contro il Viktoria Plzen) in stagione senza la gita-premio (con panchina e ingresso nella ripresa) di Monaco di Baviera.
Inter, Henrikh Mkhitaryan nuovo titolare di Inzaghi, ma cosa farà Marcelo Brozovic?
Inter, Mkhitaryan boom. E Brozovic?
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Quindi, un nuovo punto fermo nell’Inter di Simone Inzaghi, per tecnica in movimento, sagacia tattica e leadership comprovata. Contro il Lecce, Henrikh Mkhitaryan ha cucito e concluso, distrutto e fatto a sportellate meglio di chiunque altro, e senza sentire il peso delle 34 candeline spente a gennaio.
A farne le spese, Marcelo Brozovic, declassato a riserva e poco incisivo nei 20 minuti conclusivi contro i salentini. Il volante croato sta pagando lo scotto del lungo infortunio. E il doppio boom di Mkhitaryan e Calhanoglu, l’armeno un passo avanti nel ruolo di mezzala, il turco primo regista ufficiale da ottobre. Si valuterà a giugno (probabile una separazione consensuale; meglio se entro il 30 giugno per l’attivo di mercato -60 milioni- da totalizzare), per ora avanti così.