L’Inter conquista gli ottavi di finale di Champions League grazie alla grandissima prestazione di Lautaro Martinez: dopo aver “esorcizzato” l’esecuzione dagli undici metri, il capitano dovrà incornare anche il Milan, vero tabù stagionale dei Campioni d’Italia
Secondo il mito, Zeus, re degli dèi, si innamorò perdutamente di Europa, bellissima principessa di Tiro. E per conquistarla si trasformò quindi in un maestoso toro. Venendo ai giorni nostri conosciamo invece la trita e ritrita narrazione secondo la quale il Vecchio Continente sarebbe la casa dell’altra squadra di Milano, quella vestita di rossonero. Sappiamo però che ogni grande racconto, nonché il corso della storia, è destinato ogni volta a ripresentarsi, ma sempre in maniera diversa. Ecco che in una fredda notte di gennaio, mentre i cugini naufragano nel non impossibile campo di Zagabria, un altro toro – Lautaro Martinez, ça va sans dire – si prende una bella fetta di Europa (calcistica), trascinando la sua Inter nel G8 di Champions League.
Il 3-0 rifilato al Monaco non è casuale e, a ben vedere, ci lancia messaggi importanti. Al di là della caratura dell’avversario. I nerazzurri possono vincere la coppa dalle grande orecchie. Non lo diciamo noi, lo ha detto – senza mezzi termini – un certo Arrigo Sacchi. Il quale sarà anche un po’ in là con gli anni e avrà certa simpatia per il Diavolo, ma qualcosa di pallone ancora lo mastica.
L’Inter si mette il vestito delle grandi occasioni: con un Lautaro Martinez così…
Inter, Lautaro Martinez incorna l’Europa e mette il Milan nel mirino
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La prima mezz’ora dell’Inter è stata un qualcosa da stropicciarsi gli occhi. Alta, aggressiva, tecnicamente impeccabile. Padrona del campo e dell’avversario. In una parola: matura. Pronta per il grande salto di qualità. E in una serata del genere non poteva che esaltarsi il suo capitano. Lautaro Martinez, al di là di ogni record, si è dimostrato trascinatore nel vero senso del termine. Presentandosi dal dischetto innanzitutto, esorcizzando – a proposito di miti – il suo tallone d’Achille. Il Toro ha guidato emotivamente il resto della squadra, chiudendo ben presto la pratica Monaco senza poi rischiare più nulla.
Adesso però, basta con i complimenti. È già tempo di voltare pagina, domenica alle 18:00 c’è (forse) l’appuntamento più importante della stagione. Lo abbiamo imparato: questo modestissimo Milan è la classica buccia di banana sulla quale fare gli scivoloni peggiori. Leggere alla voce “buttare via una stagione”. Se la sconfitta di settembre rientra nel novero delle figuracce indolori, con la rimonta subita in Arabia ci abbiamo rimesso un trofeo. Ma l’Inter a distanza di un mese dalla gara di Riad sembra davvero pronta a rifarsi con gli interessi: con un Lautaro Martinez così nemmeno il più malefico dei diavoli può fare paura.