L’Inter, nella vittoria contro il Benfica, ha trovato anche di nuovo l’asse Barella-Bastoni. Un’intesa italiana che rimanda a tanti anni fa.
I nerazzurri hanno letteralmente ammutolito il pubblico del Benfica accorso caloroso e numeroso nel da Luz. Una vittoria per molti inattesa, che dimostra come in realtà l’Inter a volte non crede in sé stessa. In questo, tuttavia, è fondamentale la chimica fra alcuni giocatori. A centrocampo, con l’asse Barella-Brozovic che ha riacceso il cervello dell’Inter, ma anche dalle retrovie.
Se si guarda attentamente il primo goal, esso è frutto di un perfetto cioccolatino di Alessandro Bastoni dato al compagno di squadra e di Nazionale Nicolò Barella. Non è la prima volta che succede (vedasi il primo dei due gol alla Juventus nell’annata 2020-21 in casa). Tra i due giocatori, molto amici sia dentro che fuori campo oltre che interisti di ferro, da sempre c’è una forte intesa. Una simbiosi che ricorda un’altra di tanti anni fa…
Amarcord Inter, l’asse Barella-Bastoni come Rossi-Cabrini in Nazionale
L’Inter, nella vittoria contro il Benfica, ha trovato anche di nuovo l’asse Barella-Bastoni. Un’intesa italiana che rimanda a tanti anni fa.
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L’intesa molto stretta tra Barella e Bastoni ha riportato i tifosi un po’ più vecchi a ricordare un altro quarto di finale che decise le sorti del calcio italiano, ed è Italia-Brasile del Mundial 1982 in Spagna. Per molti è considerata la vera partita del secolo in cui il compianto Paolo Rossi da solo decise di portare l’Italia a vincere il suo terzo Mondiale. Il primo dei tre goal fu proprio molto simile a quello dell’Inter di martedì sera.
Da sinistra, infatti, un cross di Antonio Cabrini (all’epoca il più forte terzino di sempre), cremonese come Bastoni, diede una palla perfetta a Rossi che di testa insaccò in rete. Il resto è storia. Riusciranno Barella e Bastoni ad entrare un giorno nel Gotha del calcio europeo e non solo come i due Eroi del’82?