Lautaro, Dumfries e Thuram stendono nella ripresa un coriaceo Empoli. Tra i singoli male Mehdi Taremi, bocciatura anche per Piotr Zielinski. L’Inter, a differenza di quanto successo nella scorsa stagione, sembra aver sbagliato qualcosa in sede di calciomercato…
Un gioiello del capitano per stappare una partita divenuta ostica con il passare dei minuti, il più classico dei contropiedi per archiviare definitivamente la pratica Empoli (a proposito: bellissimo il gesto di Markus Thuram nell’indicare a tutto San Siro i meriti di Marko Arnautovic sulla rete del 3-1). L’Inter vince nel posticipo domenicale della ventunesima giornata di Serie A e si riporta a meno tre dal Napoli capolista. Dopo il pareggio contro il Bologna – e la prova di forza degli azzurri in casa dell’Atalanta – era basilare ripartire con il piede giusto. Contavano i tre punti, insomma. Ma, se è vero che gli uomini di Simone Inzaghi non vogliono porsi limiti (mercoledì si riparte con la Champions League), la macchina nerazzurra dovrà tornare ad essere quella creatura perfetta che abbiamo imparato a conoscere.
Per migliorarsi, insomma, bisogna guardare il bicchiere mezzo vuoto. Anche – anzi, soprattutto – quando si vince. Ecco che, felici per il ritorno al goal della ThuLa – prima volta a bersaglio per la coppia d’attacco titolare in questa stagione – dobbiamo registrare le ennesime prove negative di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski. Al primo non è nemmeno concessa l’attenuante della sfortuna. Perché, ahinoi è un dato di fatto, non arriva a calciare in porta. Il secondo, invece, sembra accontentarsi del compitino. Che, contro l’Empoli – con tutto il rispetto – può anche bastare, quando si alza il livello decisamente no.
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L’apporto stagionale dell’iraniano è stato nullo. Sostanzialmente: non ha portato punti alla causa. Qualcosina in più si è visto dal centrocampista ex Napoli, ma ancora troppo poco rispetto alle aspettative estive. Come mezzala non fa la differenza. Potremmo considerarlo vice Hakan Calhanoglu: ma se il mister nel ruolo continua a insistere su Kristjan Asllani un motivo – che proviene dal lavoro giornaliero sul campo – evidentemente c’è. Gli altri acquisti estivi? Josep Martinez è fermo al gettone in Coppa Italia, Tomas Palacios rimane ai margini. Mettiamoci pure Joaquin Correa, cavallo di ritorno: per il Tucu vale il discorso di cui sopra. Abbiamo ancora negli occhi l’ottima prova di Verona, ma se nonostante la “concorrenza” rimane comunque la quinta punta, ci fidiamo delle scelte di Simone Inzaghi.
La differenza con il calciomercato 2023 c’è e si vede tutta. Yann Sommer continua ad essere una garanzia, Benjamin Pavard un braccetto perfetto e Yabb Bisseck il titolare del futuro. E poi il sempre affidabile Carlos Augusto o l’argento vivo – nella speranza che passino i mal di pancia – di Davide Frattesi. Ci sarebbe poi un certo Markus Thuram, ma il confronto poi diventerebbe proprio impietoso…