Il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, si affida al nuovo punto di riferimento nerazzurro Lautaro Martinez contro il Benfica.
Da Lautaro Martinez, sempre più leader dell’Inter, al doppio appuntamento dei quarti di finale di Champions League con il Benfica, da superare, per nobilitare una stagione in chiaroscuro in campionato. Ai microfoni della trasmissione sportiva Maduro Sports, il vicepresidente della Beneamata, Javier Zanetti, ha toccato molti temi di stretta attualità nerazzurra, a cominciare dalla crescita esponenziale del Toro di Bahía Blanca.
In 5 anni all’Inter, il bottino di reti di Lautaro in Serie A è stato, infatti, in costante e rapida ascesa (6 nel 2018/19, 14 nel 2019/20, 17 nel 2020/21, 21 nella passata stagione). E, con le 14 di quest’anno (17 in tutte le competizioni), tutto procede come previsto nell’estate del 2018, al momento del suo acquisto.
Quando lo abbiamo preso dal Racing l’idea era quella che vediamo ora. Non speravamo nel risultato immediato ma di arrivarci in 4-5 anni. La visione era questa, sta dimostrando di essere un riferimento per il club e la nazionale. E’ cresciuto moltissimo, è maturato. Siamo contentissimi della sua crescita. Questo senso di appartenenza per l’Inter è riconosciuto da noi, dalla gente. Si vede che è felice.
Meno positivo, invece, il primo bilancio stagionale di Javier Zanetti, circoscritto all’Italia e ai tanti alti e bassi di Serie A di Lautaro e compagni.
E’ stato davvero un anno complicato in campionato. Il Napoli sta facendo un torneo straordinario, sbaglia molto poco e a noi sta mancando continuità. Ma abbiamo vinto la Supercoppa meritatamente, siamo in semifinale di Coppa Italia e abbiamo la chance di arrivare in semifinale di Champions.
Inter, Zanetti scommette sul nuovo punto di riferimento Lautaro con il Benfica.
Inter, Javier Zanetti: col Benfica ci pensa Lautaro
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Quindi, massima attenzione e fiducia in vista della doppia sfida dei quarti di finale con il Benfica, da rispettare ma non troppo, a detta del capitano del Triplete.
Inter-Benfica? Gara difficile, ma si doveva prevedere che in queste circostanze ti potesse toccare una squadra difficile. Dobbiamo rispettarli, ma abbiamo le armi per giocare due grandi partite e passare. Sappiamo che non sarà facile, la Champions è una competizione di dettagli, ma ho fiducia che si possa preparare al meglio la sfida e andare avanti.
Poi, in semifinale, un nuovo derby della Madonnina made in Europe, dopo quelli nelle edizioni 2002/03 (in semifinale, 0-0 e 1-1, Milan in finale per il gol in trasferta) e 2004/05 (nei quarti, 2-0 e 3-0 per i rossoneri) di Champions League, o una sfida tutta italiana con il Napoli.
Chi mi piacerebbe di più tra Milan e Napoli in semifinale? Di sicuro mi piacerebbe giocarla, ma prima di tutto arriviamoci. Poi quando ci saremo ci penseremo. Già superare il Benfica sarebbe una gran cosa.