A poche ore ormai dal fischio d’inizio di Benfica-Inter, Inzaghi studia i possibili trucchi segreti per piegare i lusitani.
I nerazzurri si preparano al primo atto dei quarti di finale di Champions League. La posta in gioco è alta: nel fortino del Da Luz, l’Inter vuole ripetere quanto fatto con l’altra squadra eliminata, il Porto. Uscendo con un pareggio, infatti, il Biscione avrebbe poi il ritorno in casa propria di fronte ad uno stadio che sicuramente andrebbe esaurito in un attimo e giocarsi la semifinale.
Eppure, osservando attentamente il Benfica, Simone Inzaghi ha dalla sua parte alcuni assi nella manica da utilizzare contro i rivali. La squadra padrona di casa, infatti, si presenta con alcune defezioni ma con dei punti deboli che l’Inter dovrà per forza provare a sfruttare. I nerazzurri, dal canto loro, hanno delle assenze ma anche dei punti a loro favore. Ecco quali.
Benfica-Inter, i trucchi segreti di Inzaghi per tentare il colpaccio al Da Luz
A poche ore ormai dal fischio d’inizio di Benfica-Inter, Inzaghi studia i possibili trucchi segreti per piegare i lusitani.
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L’Inter scenderà in campo tra poche ore contro il Benfica, in un quarto di finale che manca da oltre dieci anni sul calendario dei nerazzurri. l’ultima volta era stata nel 2011 contro lo Schalke 04. Stavolta, i nerazzurri hanno dalla loro parte, al netto di assenze importanti come quelle di Skriniar e Calhanoglu, alcuni punti di forza che possono fare la differenza. Lo sottolinea bene La Gazzetta dello Sport.
A partire dalla porta, ecco André Onana: l’uomo che statisticamente ha fatto più salvataggi in Champions è pronto, anche verso una furia come Rafa Silva. Ci sono poi le fasce, con Dimarco jolly in palla da fermo e con la responsabilità di fermare le incursioni dell’ex Joao Mario. Altro elemento forte è l’attacco: Lautaro Martinez assieme a uno tra Lukaku e Dzeko se in partita può fare grandi cose.
Infine c’è il fattore testa: le prestazioni a dir poco sufficienti contro Spezia e Fiorentina sono figlie di una scarsa concentrazione e rispetto verso l’avversario. L’Inter, in campo nella cosiddetta Cattedrale (come la chiamano i lusitani) non può permettersi di giocare con supponenza. Occorrerà rispetto per l’avversario, finora una delle grandi sorprese di questa edizione della Champions League.