L’Inter guarda oltre la Supercoppa, ma a livello finanziario le notizie non sono delle migliori: l’agenzia di rating Fitch infatti ha declassato il bond appena rifinanziato.
Domani sera si giocherà il primo trofeo stagionale con la Supercoppa tra Inter e Milan. In un contesto in cui sarà presente anche il Presidente Steven Zhang, alcuni continuano a interrogarsi circa il futuro societario. Da un punto di vista finanziario, infatti, la situazione dei conti è molto precaria e lo dimostra la decisione dell’agenzia di rating statunitense Fitch sul bond emesso dalla società Inter Media and Communication.
Il nuovo pacchetto obbligazionario, rifinanziato lo scorso anno e dal valore di oltre €400 milioni, è stato infatti giudicato con la categoria B+, che significa “altamente speculativo” e nei mercati finanziari vuol dire “bond spazzatura“. In altre parole, per gli investitori si potrebbe rivelare un investimento perso già in partenza.
Inter, i grattacapi di Zhang: il bond, gli sponsor insolventi e l’obbligo di restare competitivi
Inter, Fitch declassa il bond emesso. Quale futuro per il club?
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La questione del bond dell’Inter declassato da Fitch è strettamente legata ad altri fattori economico-finanziari della Beneamata. Tra i grattacapi di Zhang, infatti, c’è ancora la questione irrisolta dello sponsor di maglia DigitalBits. La piattaforma di criptovalute che avrebbe dovuto sborsare ben 25 milioni di euro l’anno non ha mai versato un centesimo nelle casse del club, arrecando un danno non da poco sia economico che d’immagine.
Questo però non può impedire all’Inter, bond o iniezioni eventuali di capitale, di stare nella competitività per ottenere più soldi dalle qualificazioni in Champions League. Un mancato accesso al quarti posto diventerebbe, infatti, un ulteriore problema per il giovane presidente nerazzurro.
La ritirata totale della Cina dal calcio (e dall’Inter)
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La questione DigitalBits ha riportato un altro dato interessante sulle capacità di investimenti cinesi nel calcio. Negli ultimi due anni il consorzio di sponsor cinesi che portò Suning all’Inter di fatto si è volatilizzato sempre di più passando da un massimo di €97 milioni nella stagione 2018-19 a poco più di €3 milioni nell’ultima stagione. E’ una ritirata pressoché totale degli investimenti del Dragone dal calcio, in particolare quello europeo.
Del resto, dopo la pandemia che ha afflitto anche la Cina, il comitato centrale del partito comunista ha deciso che gli investimenti nel calcio sia interno che estero non sono più opportuni. Le conseguenze si sono viste anche ad Appiano Gentile: Suning non ha più rinnovato i contratti di sponsorizzazione ed al momento restano solo Ld Sports (di contenuti sportivi, marketing e intrattenimento) e Boe United Technology (operante nel gaming).
In questi giorni, inoltre, Steven Zhang è in Arabia anche per cercare nuovi partners e rendere l’Inter più solida a livello finanziario. Tuttavia, dopo l’ordine del governo cinese di possedere asset all’esterno per tutti i tesserati al PCC e relativi famigliari, è più propensa una probabilità di cessione del club.