Con Digitalbits verso l’addio, il presidente dell’Inter, Steven Zhang, si è già messo alla ricerca di un nuovo main sponsor per il 2023/24
Dopo l’ufficialità del mancato pagamento, da parte di Digitalbits, delle tre rate da 8 milioni stabilite negli accordi per la sponsorizzazione di maglia per la stagione 2022/23, in casa Inter prosegue la ricerca di un nuovo main sponsor che sostituisca la holding di criptovalute, travolta dalla crisi del settore, dal prossimo 1° luglio.
Fino al termine della stagione Digitalbits continuerà, infatti, ad apparire sulle casacche nerazzurre della prima squadra, per non deprezzare il brand e la maglia dell’ultima vittoria in Supercoppa. Ma, in viale della Liberazione e ad Appiano, Steven Zhang ha già voltato pagina, con il logo del gruppo con sede alle Isole Cayman scomparso ovunque (dal sito, dai cartelloni pubblicitari e dalle maglie delle squadre del settore giovanile e femminile), in attesa di un erede più degno e rispettoso degli accordi.
La ricerca del club di Suning si sta rivolgendo principalmente all’area medio-orientale ed americana, ma importanti contatti sono stati avviati anche con gruppi europei e cinesi, tutti interessati e con offerte più alte dei 24 milioni annui pattuiti con Digitalbits, e mai visti.
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In pole position come nuovo main sponsor dell’Inter, sembra esserci Turkish Airlines, la compagnia aerea diventata anche sponsor della Champions League in questa edizione. La proposta della società turca sarebbe di 25 milioni a stagione per i prossimi 4 anni, più l’aereo a disposizione per tutte le trasferte. Ma, tra i gruppi interessati, anche gli svedesi di Leovegas (colosso del gioco on-line), i cinesi di Hisense (gruppo leader nell’elettronica di consumo) e gli inglesi di Binance (piattaforma per scambio di criptovalute). Oltre a due holding, una araba e una americana, appena iscritte all’asta. Chi offrirà di più finirà sulla maglia.