Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter, è intervenuto durante una conferenza, per parlare di alcuni temi delicati della sua società, tra cui quello che riguarda la cessione e che al momento Suning non considera.
Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter, è intervenuto nel corso di un evento de Il Foglio Sportivo 2023 e ha parlato di molti temi, a partire dal campo fino a un possibile cambio societario.
L’ad nerazzurro ha prima parlato dell’andata delle semifinali di Champions League, vista la bella vittoria dei nerazzurri sul Milan, che li mette in una posizione di difficoltà in vista della partita di ritorno, visto che devono recuperare due goal di svantaggio.
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Antonello ha poi proseguito difendendo il lavoro svolto da Steven Zhang e dalla proprietà negli ultimi anni, lavoro che ha permesso all’Inter di tronare a competere per i risultati che le spettano. Ha poi ricordato l’ad che comunque quello dell’Inter è un brand di interesse mondiale, e che dunque è normale che si possano manifestare interessamenti di investitori, ma la scelta resta comunque nelle mani della famiglia Suning, che possiede le quote di maggioranza.
Ecco le parole dell’amministratore delgato nerazzurro Alessandro Antonello:
Siamo orgogliosi della serata di ieri sera, al di là del risultato è stato un grandissimo spot per il calcio italiano. Il risultato è stato positivo, ma rimaniamo concentrati in vista del ritorno. I ragazzi hanno dato lustro alle loro capacità, sono stati molto concreti con una performance importante che ci dà buone speranze in vista del ritorno. Io vorrei evidenziare il percorso di questa proprietà, che ha acquisito il club nel 2017 e ha dato continuità. Dopo sette anni, se guardiamo ai risultati sportivi, abbiamo giocato una semifinale di Europa League e abbiamo vinto uno scudetto, siamo in finale di Coppa Italia e direi che il risultato svolto dalla proprietà ha riportato l’Inter a essere al livello dei club europei. Vorrei ricordare che, quando è stato nominato nel 2018, è stato il presidente più giovane nella storia del club. Era un ragazzo di 27 anni, molto dedito al lavoro: oggi è un presidente maturo, che ci aiuta a gestire il club. Lavorare con lui è un piacere, essendo un ragazzo di 31 anni ci aiuta a ragionare fuori dagli schemi classici: non posso fare altro che ringraziare per l’opportunità che abbiamo. Che la società ha svolto un lavoro importante, ha riposizionato il club in maniera importante sia a livello sportivo che aziendale. Sull’Inter possono esserci interessi, è una cosa su cui Suning dovrà fare scelte: qualsiasi cosa succederà, sarà sempre nel migliore interesse del club.