In Casa Inter si continua a discutere il futuro di Simone Inzaghi. Si parla di Thiago Motta come sostituto. Non comporta così una grande società…
Ci risiamo. Ogni volta che in casa Inter qualcosa non va, il primo a essere messo in discussione è lui: l’allenatore. Una storia già vista, già sentita. Mille volte. E oggi tocca, di nuovo, a lui: Simone Inzaghi.
Che dopo la pesante sconfitta con il Bologna (inaccettabile, per carità, più per il gioco che per il risultato) sembra essere di nuovo in bilico. E già si parla di mandarlo via a fine stagione, si fanno persino nomi di possibili sostituti, vedi Thiago Motta.
Una storia, ripeto, già sentita più volte, anche nel corso di questo campionato. Un campionato dove l’Inter è andata avanti tra alti e bassi. Troppi. Ma anche questa, purtroppo, non è una novità. “Un club per essere grande deve avere continuità, la squadra e l’allenatore devono fare di più per risolvere questo problema”, ha tuonato Marotta dopo l’ultimo ko.
E non si può non essere d’accordo con lui. Ma è davvero solo colpa di Inzaghi? Chi scrive crede proprio di no. Non è lui a scendere in campo. Non è stato lui a farlo domenica scorsa, e non è stato lui a farlo nemmeno lo scorso aprile, in quella partita così amara dove ci giocammo, definitivamente, lo scudetto poi regalato ai cugini. Inzaghi non è perfetto, nessuno lo è.
Ha fatto degli errori, in questi anni, come tutti. Ma, ripeto, non è stato il solo. E mettergli addosso troppa pressione, già adesso, non aiuta nessuno. Tantomeno la squadra.
Inter, Thiago Motta? Inzaghi non è il solo colpevole.
Inter, Thiago Motta? Io sto ancora con Simone Inzaghi perché…
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La stagione non è ancora finita: se lo scudetto ormai è un sogno irrealizzabile c’è ancora un ritorno da giocare con il Porto, c’è la Coppa Italia, c’è una classifica di Serie A ancora apertissima, primo posto a parte.
Ci sarà tempo, a fine stagione, per tirare le somme, per prendere eventuali decisioni. Per decidere, eventualmente, di rescindere il suo contratto un anno prima della scadenza (con gli eventuali costi che questo comporterebbe, ne vale la pena? Altra questione da discutere).
Ci sarà tempo, forse, più avanti. Ma adesso no. Adesso Inzaghi ha solo bisogno di sentire tutta la nostra fiducia, dei tifosi e della società, per terminare questa stagione nel migliore dei modi. Poi si vedrà.
Gli alti a bassi non piacciono a nessuno, non ci devono più essere, non così. E su questo siamo tutti d’accordo. Ma se ci chiamiamo “Pazza Inter” un motivo ci sarà. Ed eravamo “Pazzi” già molto prima che arrivasse Simone….