Nell’Inter che liquida il Las Palmas brilla ancora Taremi. Dell’amichevole di Cesena tanti segnali positivi…
L’Inter gioca, l’Inter segna, l’Inter vince. Come se la stagione della seconda stella non fosse ancora finita. Battute a parte e spenti sul nascere facili entusiasmi, i nerazzurri tornano dall’amichevole di Cesena contro il Las Palmas con un pieno di notizie positive.
Nella prima verifica con un certo coefficiente di difficoltà – gli spagnoli militano nella tanto decantata Liga – gli uomini di Simone Inzaghi si impongono in maniera netta, con un risultato, il 3-0 finale, mai davvero in discussione. Josep Martinez sveglio ma essenzialmente inoperoso (e salvato dal palo interno nella ripresa), Bisseck – con poco lavoro difensivo da sbrigare – ha potuto buttarsi nella metà campo avversaria alla sua maniera. Si è rivisto nella seconda frazione Acerbi, entrato insieme agli altri azzurri: a fine gara ha svolto un supplemento di lavoro fisico.
Inter: contro il Las Palmas segna ancora Taremi
Inter, senza la Thula (per il momento) basta Taremi
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Nella batteria dei centrocampisti Mkhitaryan si conferma da clonare (sai che novità), bene nel ruolo di regista Asllani. Trio dei centrali – completato da Zielinski, senza infamia e senza lode – in generale aggressivo fin dalle battute iniziali. Ovvero come piace a noi. Buoni spunta sulla destra da parte di Kamate: il ragazzo ha gamba. Capitolo subentrati: solito Frattesi pronto all’assalto, solito mancino educato di Dimarco.
Eccoci alle punte. Su Correa ci sono tanti (giustificati) pregiudizi, ma almeno ci prova. E si cerca con il protagonista di giornata. Ovvero Mehdi Taremi. Non saranno la coppia più bella del mondo, non potranno essere paragonati alla ThuLa, ma in attesa del rientro dei titolarissimi e al netto del calciomercato è – come si suol dire – quello che passa in convento.
Il numero novantanove in particolare prova a tenere il reparto, dialogando con il resto della squadra. E – cosa sempre positiva – continua a segnare. Poca appariscenza, tanta sostanza: le difese italiane hanno una scorza decisamente più dura, è vero. La sensazione però è che Lautaro e Thuram possano preparare la nuova stagione con le dovute tempistiche: l’Inter gioca a memoria e Taremi sta bene. Chi ben comincia…