Per l’Inter la prematura eliminazione dalla Champions League rimane il rimpianto di una stagione comunque straordinaria. Ma per competere su più fronti servirà l’aiuto del calciomercato
Manchester City campione in carica eliminato da un Real Madrid forte ma tutt’altro che ingiocabile. A casa anche il sempre temibile Barcellona: in vena di regali fuori stagione i blaugrana cedono pesantemente a quella raccolta di figurine che risponde al nome di Paris Saint-Germain. Nel pacchetto delle semifinalisti troviamo – oltre a blancos e francesi – anche il Bayern Monaco peggiore dell’ultimo decennio. Chiude il quadro il Borussia Dortmund. Giustiziere dell’Atletico Madrid ma, giusto per valorizzarne il potenziale, quinto in Bundesliga a oltre venti punti di distanza dal Leverkusen campione di Germania.
Sarà anche vero che il campo ha sempre ragione. Però, mai come quest’anno, la prematura eliminazione patita dall’Inter in Champions League assume la forma del grande rimpianto stagionale. In fondo sarebbero bastati (un po’ più di) cattiveria sottoporta e attenzione in difesa per superare agli ottavi lo scoglio dei colchoneros. E giocarsela da favoriti contro i – a nostro avviso – ben più modesti prussiani gialloneri. Almeno la semifinale insomma sarebbe stato obiettivo alla portata. Il doppio confronto con gli uomini di Simeone ha avuto però il “merito” – se così vogliamo chiamarlo – di evidenziare un paio di difetti della rosa nerazzurra. Problematiche più inerenti alla profondità della rosa che alla qualità dei titolari.
Inter, Champions League: da rimpianto a obiettivo?
Inter, la Champions League è un rimpianto. Il prossimo anno…
LEGGI ANCHE: Calciomercato Inter, servono 70 milioni dalle cessioni: il piano per salvare i big
Come insegna l’esempio delle grandi squadre d’Europa per riuscire a competere su tre fronti (quattro considerando anche il mondiale per club) l’Inter dovrà riuscire ad allungare il gruppo squadra. Andando quindi a pescare elementi che possano garantire un certo tipo di prestazioni. Sia quando qualcuno dell’undici titolare – conosciamo Inzaghi, poco malleabile al riguardo quando i sostituti non sono all’altezza – dovrà tirare il fiato. Sia in caso di infortuni in uomini chiave nei momenti cruciali della stagione.
Oltre alle ormai famose problematiche del reparto avanzato, si dovrà ragionare su un dodicesimo che in ottica possa sostituire Sommer, prossimo alle 36 primavere. Un movimento in entrata andrà fatto pure in difesa, dove – almeno nei centrali – qualcosa ultimamente ha scricchiolato. E poi, ci ripetiamo, sulla destra in caso di partenza di Dumfries. Dopo un campionato cannibalizzato è arrivato il momento di pensare in grande anche in Europa. La finale del 2023 non deve ridursi a una bella eccezione. Per l’Inter la Champions League da grande rimpianto deve trasformarsi in obiettivo.