E alla fine ci voleva anche la clausola rescissoria di Denzel Dumfries per non far dormire sonni tranquilli ai tifosi dell’Inter. Un tourbillon di stanchezza, malumori in superficie e polemiche che in casa nerazzurra avrebbero serenamente evitato di affrontare. E invece, al termine di una stagione lunghissima, interminabile (63 partite) ma senza alcun trofeo, il caso Calhanoglu, partito dalle dichiarazioni di Lautaro Martinez post-Fluminense e proseguito con l’intervento del presidente Marotta e la riposta via social di Calhanoglu, sono giorni davvero roventi. E Dumfries? Se spunta dal contratto dell’esterno olandese una clausola rescissoria di 25 milioni di euro fino al 15 luglio…più di un motivo di preoccupazione è legittimo averlo.
Inter, cosa succederà con Dumfries?
Tra stupore e preoccupazione, l’Inter si appresta a vivere 12 giorni con una leggera dose di apprensione. Bisognerà aspettare il 15 luglio per scongiurare il rischio di vedere Denzel Dumfries salutare i colori nerazzurri per altre destinazioni. Ecco, chiariamo un concetto di fondo. La clausola rescissoria di 25 milioni di euro esercitabile fino alla metà di luglio prevede il pagamento della stessa in un’unica soluzione. Insomma, non esistono altre modalità di pagamento.
Chi vorrà l’olandese volante dovrà scucire 25 milioni di euro subito. La clausola, in aggiunta, è valida solo per l’estero. Ma in Viale della Liberazione c’è preoccupazione? Nì, se è vero che la clausola è stata inserita nel famoso periodo in cui lo stesso Dumfries tentennava ad accettare un rinnovo di contratto. L’olandese ex Psv Eindhoven, in pratica, avrebbe anche potuto non prolungare la sua esperienza a Milano e liberarsi a zero 6 mesi dopo. La dirigenza nerazzurra, a quel punto, ha capito che bisognava fare qualcosa in più pur di convincere il ragazzo a rinnovare.
Ed ecco, dunque, l’entrata in scena della ormai famosa clausola rescissoria all’interno del contratto. Con una sorta di compromesso si è giunti alla quadra, con la firma apposta dall’esterno oranje classe ’96 sul rinnovo del contratto fino al 30 giugno 2028. E c’è che nel frattempo il valore di Dumfries è anche raddoppiato. Basti rivolgere lo sguardo a quanto fatto dal 29enne in questa stagione.
Solo in campionato 7 reti e 2 assist in 29 presenze, di cui 20 partendo dal primo minuto; 2 gol e 3 assist in 12 partite di Champions League e 2 gol in 2 partite in Supercoppa Italiana. Oltre ai numeri, la presenza di Dumfries in campo ha sempre dato la sensazione che l’Inter potesse avere più frecce al proprio arco. Insomma, con l’olandese – in pratica un attaccante aggiunto in fase offensiva – aumenta la pericolosità e si moltiplicano le occasioni da rete. Le ultime indiscrezioni vorrebbero il Barcellona di Laporta interessato alla situazione di Dumfries.
L’impostazione di lavoro sul mercato data dalla dirigenza nerazzurra, a quanto sembra, è abbastanza chiara: dei big partirà, eventualmente, solo Calhanoglu, sempre più attirato dalle sirene di casa del Galatasaray. A patto che al club di Viale della Liberazione giunga dalla Turchia un’offerta congrua. Insomma, il turco non andrà via a prezzo di saldo. Gli altri senatori, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbero continuare almeno un altro anno (vedi Sommer, Acerbi, De Vrij, Darmian).
Ma è l’incognita Dumfries che aggiunge ulteriore pepe e ansia a questi caldissimi e soffocanti primi giorni di luglio. Occorre raffreddare gli animi, abbassare i toni e fare gruppo più che mai alla ripresa degli allenamenti. Per adesso staccare e rilassarsi in vacanza è d’obbligo. Ma poi bisognerà tirare dritto, con rinnovate ambizioni e cercando di lasciare alle spalle un finale di stagione tumultuoso. E Dumfries? L’olandese è un asset ancora troppo importante per l’economia del gioco nerazzurro. Va tenuto costi quel che costi!