Calciomercato Inter, Nicola Ventola ha le idee chiare sul futuro di Lukaku ma anche su Dzeko. Uno dei due va tenuto…
Cosa fare con Romelu Lukaku? Ed Edin Dzeko? Nicola Ventola ha le idee molto chiare. Idee precise sul futuro dei due attaccanti dell’Inter di oggi. Nel corso della registrazione di una puntata speciale di 100% Italia, il programma di Nicola Savino su Tv8 da mercoledì 15 marzo in prima serata, l’ex attaccante nerazzurro ha spiegato a Tuttosport come si comporterebbe a fine stagione.
Prima di tutto però Nicola Ventola analizza il momento, sicuramente, diverso dei due attaccanti a disposizione di Simone Inzaghi:
Dzeko è un giocatore completo. Con la sua tecnica può giocare anche da fermo, ti fa sempre girare la squadra. Romelu questa cosa non ce l’ha. Ha bisogno di stare bene fisicamente. È un giocatore che ha più bisogno di “coccole” dal proprio allenatore, dai compagni. Ma in questo momento non c’è tempo: sei lì che lotti per la Champions League, lotti ora con il Porto, lotterai per andare in finale di Coppa Italia. C’è bisogno di un attaccante pronto…
Dzeko però ha 37 anni (il prossimo 17 marzo) e ha il contratto in scadenza. Lo tiene o si punta su un altro attaccante la prossima stagione?
Io gli proporrei un altro anno di contratto. E lo accontenterei anche dal punto di vista economico. Su Edin puoi sempre contare, è un giocatore che può ancora fare la differenza…
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E con Romelu Lukaku, Nicola Ventola che cosa farebbe? Si siederebbe al tavolo delle trattative con il Chelsea?
Se me lo regalano va bene, me lo tengo. Sennò è giusto che la società faccia le sue valutazioni. Anche Romelu non è più giovanissimo (30 anni il prossimo 13 maggio), forse conviene andare a prendere un nuovo Lautaro. Io farei questa scelta…
È deluso dal suo rendimento fino ad oggi?
Ora non è più un problema fisico. Ma di testa. Lui non si sente più il leader della squadra, non si sente più fondamentale, sa che non può più sbagliare. Sa anche che oggi con Inzaghi si deve conquistare il posto, invece con Conte era titolare fisso. Segnava gol su gol e aveva grande sicurezza. Nel calcio è importante la testa e lui ora non sente la fiducia piena nei suoi confronti
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