L’Uefa farà chiarezza sul trattamento riservato ai tifosi dell’Inter dal Porto: 1000 sostenitori nerazzurri, con biglietti regolari, lasciati fuori dallo stadio
La qualificazione ai quarti di finale di Champions League dell’Inter dopo 12 anni è stata macchiata da quanto avvenuto fuori dai cancelli del “Do Dragao”. Il Porto, infatti, ha negato l’accesso a circa un migliaio di tifosi interisti che avevano acquistato i biglietti fuori dal settore riservato agli ospiti.
Centinaia di tifosi, famiglie con bambini rimasti fuori dallo stadio per la sola motivazione di essere italiani. Il rischio, per fortuna non verificato, che potesse accadere qualcosa di grave con circa mille persone bloccate in coda fuori dai cancelli era concreto e l’Inter, con i suoi dirigenti, si è fatta sentire per il trattamento vergognoso riservato ai tifosi.
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Tifosi che non sono entrati per motivi di ordine pubblico. Ma che sono rimasti, per ore, bloccati fuori dal Do Dragao. L’Uefa ha diramato un comunicato e, nei prossimi giorni, esaminerà con molta attenzione quanto successo in Portogallo ai tifosi dell’Inter:
“La UEFA è stata informata che un gran numero di tifosi ospiti ha acquistato i biglietti nei settori di casa dello stadio. I regolamenti UEFA stabiliscono che il 5% della capienza dello stadio deve essere fornito alla squadra ospite in un’area riservata per i propri tifosi. La responsabilità per la gestione sicura e protetta degli spettatori e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. La UEFA sta attualmente esaminando la questione.
La speranza è che i tifosi, a cui è stato riservato un trattamento vergognoso e pericoloso, possano essere almeno rimborsati del costo del biglietto.