ILa tragica partita di ieri a Monaco lascia solo brutte immagini al popolo nerazzurro. Non si salva niente e nessuno, questa volta neanche la testa alta basta per giustificare una sconfitta in finale di Champions League. Il tabellino parla chiaro: risultato di 5-0 ineccepibile e neanche troppo severo per le prestazioni analoghe delle due squadre in campo. Nel disastro di ieri l’ Inter porta dietro di sè più che la tristezza l’ incredulità di aver subito per 90 minuti il gioco dell’ avversario che sembrava divertirsi a farsi beffe dei nerazzurri.
Senza battute di orgoglio
E’ difficile trovare le parole per ciò che si è consumato ieri: una vera e propria tragedia sportiva per come è arrivata. Sul 3-0 parigino si poteva ancora salvare l’ onore ma così non è stato. I nerazzurri dal 1° al 90° minuto della partita sono stati in completa balia dell’ avversario senza dar avvisaglie di pericolosità. L’ intervallo poteva servire come scossone emotivo negli spogliatoi. L impressione è che in quei 15 minuti tra i giocatori nerazzurri c’ è stata solo una brutta presa di coscienza dell’ avvenuto e dell’ avvenire.
La colpa di questo disastro è solo dell’Inter
. E’ inaccettabile l’ atteggiamento passivo mostrato in campo e la disposizione tattica preparata da Inzaghi. La sensazione però è quella che i giocatori non abbiano seguito le indicazione del tecnico piacentino: forse è arrivato il segnale che si debba cambiare qualcosa. I nerazzurri hanno tradito sul più bello. Una cavalcata europea che fino a ieri si ricordava come una delle più emozionanti nel calcio italiano ma che con la partita di Monaco cancella tutto. Il gol di Acerbi al 93°, i gol di Frattesi all’ ultimo respiro e i gol di Lautaro non hanno più lo stesso valore. Il vero dispiacere oltre alla figuraccia fatta è proprio questo.
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