Calciomercato Inter: Radu, in un’intervista, ha ribadito di avere sempre l’Inter nel cuore e che sarebbe rimasto volentieri, ma…
Tar i vari prestiti dei nerazzurri che stanno facendo bene c’è anche Andrei Radu. L’ex secondo portiere della passata stagione, infatti, è ora in Ligue1 all’Auxerre. Una scelta quasi obbligata, poiché anche alla Cremonese il giovane Carnesecchi si è ripreso il posto appena tornato dall’infortunio. E paradossalmente, nel club francese Radu sta facendo molto bene.
Un’iniezione di fiducia che solo un anno fa era diversa, soprattutto dopo l’harakiri di Bologna costato lo Scudetto ai nerazzurri. Come racconta lo stesso Radu a La Gazzetta dello Sport, pur avendo l’Inter sempre nel cuore ora pensa solo all’Auxerre che è in piena lotta per la salvezza. Dice in particolare sull’ambienta in cui si trova:
Non ho mai perso la fiducia. Ma indubbiamente fa bene avere intorno un po’ di entusiasmo. L’esperienza di Cremona per me è stata troppo breve. Carnesecchi ha futuro e gli auguro fortuna. Non ce l’ho con lui ma io ho bisogno di giocare. A 25 anni devo capire dove posso arrivare.
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Nella lunga chiacchierata con la rosea, Radu riavvolge il nastro indietro a quella partita fatale del 27 aprile. Secondo il suo parere, la stampa e l’opinione pubblica si sono soffermati troppo su quell’episodio e che in realtà un campionato è il risultato di un lavoro di più partite. Ciononostante, ha dimenticato quell’errore e guarda avanti con ottimismo, conservando comunque un buon ricordo dell’Inter:
Si è parlato tanto di quell’errore, io sarei rimasto ma quell’errore mi ha segnato. Penso comunque che uno scudetto non si può perdere per una svista in una singola partita: i conti si fanno su 38 tappe. Ormai è passata. Il bello del portiere sta proprio nella capacità di assumersi dei rischi. E a me il coraggio non manca. Ho sempre l’Inter nel cuore, essendoci arrivato a 15 anni. Dal collegio di Cormano in poi sono diventato uomo alla scuola interista.
Radu poi aggiunge un pensiero ad alcuni suoi ex compagni di squadra. Rivela di sentirsi spesso con Calhanoglu e Dumfries ed elogia Lautaro Martinez e le sue doti di capitano della squadra. In particolare, gradisce l’altruismo e la riconoscenza verso i compagni quando gli permettono di segnare, come l’ultima volta con l’esterno destro olandese:
Denzel non merita i fischi. Dà sempre l’anima ed è molto positivo che i tifosi siano tornati dalla sua parte