Steven Zhang continua a lavorare per l’Inter: vicino accordo con un fondo anglosassone, ma la cessione non è ipotesi da scartare
Durante l’evento l’assegnazione del 13° premio Bearzot, vinto da Simone Inzaghi, ci sono state domande anche per l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, che ha accompagnato il suo tecnico per l’occasione. Domande sui rinnovi, su Inzaghi stesso e, soprattutto, su Steven Zhang e il futuro della società nerazzurra.
Marotta non è preoccupato. La data del 20 maggio, entro la quale Zhang dovrebbe rientrare dei 385 milioni di debiti con Oaktree (interessi compresi) non è un problema per l’ad dell’area sport. Che, anzi, si augura di proseguire con l’attuale presidente, che rappresenta, per Marotta, la “miglior soluzione possibile”. Ma come stanno le cose?
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Entro il 20 maggio Zhang deve trovare un accordo con Oaktree. Che sia per spostare la scadenza del prestito – ipotesi sempre meno percorribile – o per rifinanziarlo. Altrimenti il fondo procederà con l’escussione del pegno, che sarebbe la maggioranza delle azioni dell’Inter.
La soluzione, al momento, più probabile è quella che, da Nanchino, Zhang trovi l’accordo definitivo con un fondo anglosassone per il prestito di 400 milioni con cui estinguere il debito con Oaktree. Aprendo, comunque, un altro debito importante con il fondo e facendo proseguire l’Inter sulla strada dell’autofinanziamento. Strada che l’Inter è preparata a compiere, tra mercati a zero e nessuna spesa folle.


