Beppe Marotta è intervenuto nel giorno della presentazione di “Inter, due stelle sul cuore”, il film che celebra lo storico scudetto della seconda stella
Nel giorno della presentazione di “Inter, due stelle sul cuore” è intervenuto, nella sala dell’Anteo Palazzo del Cinema a Milano, a due passi dalla sede di Viale della Liberazione, il presidente dell’Inter Beppe Marotta.
Il numero uno nerazzurro, dopo la proiezione del film che celebra la storica seconda stella ottenuta con il derby dello scorso 22 aprile, è intervenuto, non nascondendo una certa emozione nel raccontare le tappe di un anno straordinario:
E’ un momento particolarmente toccante. E’ una giornata che suggella un percorso straordinario di squadra allenatore e Inter, arrivando a centrare un sogno. La celebrazione che avviene attraverso il cinema. E’ un connubio che significa realizzare qualcosa di speciale che rimarrà nella storia. Il film rappresenta una cassaforte che rimarrà piena dei valori consumati durante la stagione.
Rivivere una stragione con un film è emozionante. C’è tutto. Ci sono i giocatori, le esultanze e poi la tensione di quel 22 aprile. Di quel derby che avrebbe – e che poi ha dato – potuto dare lo scudetto della seconda stella:
E’ emozionante rivivere stagione attraverso il film che ha potere di entrare nell’animo. Vincere è straordinario. Non si vince per caso. Quando si vince si merita. L’emozione nasce da questo, dall giornate trascorse nella tensione, ultima quella del 22 aprile. C’era tensione. Oggi è toccante. Lo è per me, connubio con il cinema straordinario.
Inter, Beppe Marotta: emozionanti i tifosi alla festa-scudetto

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Marotta ha tenuto a ricordare i precedenti presidenti, ma anche gli allenatori. Da Invernizzi a Eugenio Bersellini, fino a José Mourinho, Roberto Mancini e Antonio Conte. E poi i presidenti, da Pellegrini a Massimo Moratti:
Non posso non ricordare artefici di scudetti passati, come l’undicesimo scudetto vinto con Invernizzi nel 70/71 per arrivare al ventesimo con Zhang. Poi ancora Pellegrini, Moratti. Celebriamo evento straordinario: da Herrera, Invernizzi, Bersellini, Mancini, Mourinho, Conte. E accanto a loro tutti i presidenti. Ricordo di 176 giocatori coinvolti in questi scudetti. Tutti con amore comune, accompagnati da cultura del lavoro.
E’ un film con cui lasciare qualcosa. Il traguardo, ma anche i tifosi. Beppe Marotta non dimentica i sostenitori nerazzurri, presenti in 500.000 per le strade di Milano il 28 aprile, dopo Inter-Torino, per accompagnare il pullman da San Siro a Piazza del Duomo. Con un intero popolo a festeggiare per la storia:
Con queso film vogliamo lasciare ai posteri qualcosa di speciale che nessuno può cancellare. Ogni volta che lo vedo mi emoziono. Sono onorato di celebrare questo momento particolare. Non posso dimenticare il 22 aprile, ma soprattutto il 28 aprile con 500.000 prsoner che hanno accompagnato il pullman. Il calcio è elemento che abbatte ogni barriera culturale, etnica, economica.



