L’ex portiere nerazzurro e dirigente del Siracusa, Walter Zenga ha analizzato la stagione dell‘Inter. Intervistato su Tv Play, l’Uomo Ragno ha dedicato particolare attenzione alle scelte dell’ex tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi.
INZAGHI – “Quattro anni, uno scudetto, due finali di Champions, Supercoppa, Coppa Italia ecc ecc. È vero, ci sono stati dei campionati persi però per esempio nell’ultimo basta che Arnautovicla butta dentro con la Lazio ad un metro dalla linea e l’Inter ha vinto il campionato – prosegue Zenga –. E su questo mi sembra già di aver detto delle cose. L’Al-Hilal ha un 11 forte, leggete i nomi dei giocatori, anche i due local sono bravissimi. Ma in campionato non possono giocare tutti gli stranieri. Gioca in Arabia, vero, ma leggete i nomi. Non è una squadra scarsa, tutt’altro“.
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CASO CALHANOGLU – “Se Marotta non avesse fatto il nome del turco tutto sarebbe stato circostanziato alle parole di Lautaro. Mi sorge il dubbio che possa essere tutto organizzato per far si che si vada verso la cessione. Altrimenti non mi viene in mente perché deve proprio dire che si riferisce a Calhanoglu – continua l’ex portiere –, poteva dire un poi vediamo, ma lui va oltre, molto oltre. Se metti insieme i pezzettini e pensi alle parole di Lautaro, poi di Marotta, la risposta di Calhanoglu sembra quasi non voglio dire un film montato ma quasi, sembra una cosa che era già col braciere acceso. A me piace di più quando la gente ci mette la pace perché con i social tutti si fanno la loro idea, con like o non like – conclude Zenga –“.