Nessuno tocchi Lautaro Martinez è il grido di battaglia di tanti tifosi dell’Inter ma gli asini non volano. e quindi c’è qualcosa che non va…
L’Inter seppellisce di goal la Lazio, segnano tutti, ma Lautaro Martínez no. Il capocannoniere della Serie A della scorsa stagione non riesce più a gonfiare la rete. Eppure le occasioni le procura, le costruisce. Ma niente. La squadra di Simone Inzaghi non se ne cura, va avanti, senza subirne i contraccolpi eppure l’allarme va segnalato, magari non allargando la bocca, ma neanche pensare che non stia succedendo qualcosa.
Il gioco che produce il centravanti di Bahía Blanca lo conoscono tutti: lega il centrocampo della squadra, è il primo difensore, la sua generosità è diventata proverbiale, fa tutto bene, compreso gli assist, ma quando deve buttarla dentro è diventato un problema.
I problemi ci sono perché si risolvono, intanto, però, a decembre quasi scaduto i gol sono solo 5 in campionato. Ricordiamo le sue parole dopo il derby: “Sono stanco, devo riposare”. Un segnale che non è stato percepito da tutti, come un momento di difficoltà dell’attaccante argentino. Il tanto bistrattato Rafael Leão, sempre contestato e criticato per la sua sterilità sottoporta, ha fatto meglio. Il suo ruolino di marcia dice 6 goal e 4 assist, che per come lo conosciamo non sono neanche male.
Inter, cosa succede a Lautaro Martinez?
Inter, nessuno tocchi Lautaro Martinez ma gli asini non volano…
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È vero che ogni squadra ha la sua storia e le sue dinamiche, ma i paragoni sono fatti per avere dei dati oggettivi in mano. Nessuno tocchi il capitano dell’Inter, su questo non ci piove, ma credere che gli asini volano e che il brodo si possa tirare su con la forchetta non è intelligente.
Adesso la Coppa Italia e l’ultima partita dell’anno con il Como prima di una piccola sosta che possa rifocillarlo in vista dei prossimi mesi che si prospettano durissimi. Gli ottimisti analizzano che il momento no non abbia inciso minimamente sullo standard dell’Inter e che quando Lautaro tornerà a segnare la squadra volerà. Pensiamo che dopo 16 partite il problema del capitano della squadra esista e che Inzaghi dovrà escogitare qualcosa per rimediare alla situazione.
Attenderlo è doveroso, ma in Italia nessuno ha voglia e pazienza di aspettare. L’anno scorso si puntò il dito contro l’attacco dell’Inter perché nel match decisivo con l’Atletico Madrid il tandem d’attacco era stanco. L’arrivo di Mehdi Taremi, al momento, sembra non aver risolto il problema. È vero che la stagione è ancora lunga, ma una grande società deve avere pronto un piano alla bisogna. Al momento rimane la pazienza. Se continuerà così rimarrà solo la speranza.