La vittoria contro l’Atalanta è una sentenza: l’Inter è ancora in corsa su tutti i fronti, ma Inzaghi deve dare una priorità al campionato
L’ottava vittoria consecutiva contro l’Atalanta è qualcosa di molto simile a una sentenza, che riguarda più i due allenatori che le squadre. Inzaghi sa come imbrigliare e spiazzare Gasperini, punto e basta. Che poi il fumantino Gasp si faccia prendere dalla nevrastenia e abbia sempre una scusa per le sconfitte contro l’Inter, è un discorso a parte.
La partita di domenica è stata una dimostrazione di assoluta forza da parte di Capitan Lautaro e compagni, se si aggiungono, al tabellino dei nerazzurri, il goal del Toro annullato e gli sprechi monumentali di Thuram a pochi minuti dal fischio iniziale e di Frattesi nel finale. Fino a qualche settimana fa l’Inter arrancava per stanchezza conclamata, a ciò si aggiungevano gli infortuni a catena (che si stanno ancora scontando, sulle fasce). Le prospettive, anche di illustri commentatori, non erano poi così rosee per l’Inter. Tre fronti (anzi quattro, come ha specificato Inzaghi con la segnaletica delle dita prima e a voce poi) erano giudicati troppi. E forse lo sono anche.
Ma questa Inter recupera energie da chissà dove. Sicuramente, da un gruppo saldo come la roccia. Retto magistralmente da Simone Inzaghi che, forse, come motivatore potrebbe davvero essere (usiamo il condizionale perché noi dentro lo spogliatoio non ci stiamo) meno ripetitivo e abitudinario che nelle scelte di modulo, titolari e cambi.
Inter, dopo l’Atalanta un tour de force per Inzaghi
Inter, la vittoria con l’Atalanta è una sentenza: Simone Inzaghi deve scegliere il campionato
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All’orizzonte, dopo la pausa, l’Inter è attesa da un tour de force titanico in aprile che dirà tutto della stagione: a parte Inter-Udinese del 30 marzo, dal 2 aprile Coppa Italia (semifinali col Milan), Champions (quarti di finale col Bayern), trasferte di Campionato a Parma e soprattutto nell’insidiosa Bologna, infine chiusura con Inter-Roma. La speranza di chi scrive è quella di mantenere la barra in Campionato: il derby di Coppa Italia resta simbolicamente importante, ma quella competizione è quella di taglia inferiore rispetto alle altre, in aggiunta va considerato che, in questa stagione, l’Inter soffre particolarmente il Milan.
Con ogni probabilità, in una stagione per loro così deludente, è più che probabile che i rossoneri impieghino ogni stilla di energia psicofisica per passare il turno. Cosa che l’Inter non potrà permettersi. La speranza è che alcuni dei giocatori nerazzurri indisponibili possano tornare arruolabili per gestire le forze. Lo scoglio Bayern, poi, è di quelli quasi proibitivi. Tanto più che negli occhi dei tedeschi brilla la chance della finale a Monaco.
Dunque, l’Inter sappia che dovrà affondare i denti su ogni singolo punto del Campionato. Fino ad ora si poteva non scegliere, e questa visione ha portato l’Inter dov’è. Ora, una classifica mentale di ciò che conta Inzaghi e la squadra se la devono porre. Lo sguardo sognante venga pure puntato verso l’Europa, quello implacabile e desto va tenuto sulla realtà, dentro i confini italici.



