Scorta per Paolo Storari, il pm dell’indagine sulle curve: intanto Andrea Beretta, ultras dell’Inter, rivela il piano per farlo fuori
Continua il lavoro dei pm nell’indagine sugli affari della Curva Nord e della Curva Sud. Per garantire l’incolumità e il corretto proseguimento del lavoro, Paolo Storari, pm della Dda, che ha condotto l’inchiesta insieme a Saraa Ombra, sarà messo sotto scorta. Il procedimento è necessario data la delicatezza di una situazione che vede anche il coinvolgimento di associazioni criminali di stampo mafioso.
Gli arrestati in carcere, al momento, come scrive La Repubblica, tacciono. Dagli interrogatori non emerge nulla di nuovo rispetto a quanto appurato durante le indagini. Non hanno parlato Luca Lucci e Marco Ferdico, capi di Curva Nord e Curva Sud, e non parla l’uomo messo nel direttivo da Andrea Bellocco, ucciso lo scorso 4 settembre da Andrea Beretta.
Inter, il pm dell’indagine sotto scorta e Beretta rivela: volevano farmi fuori
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Beretta rimane in silenzio. Non parla nonostante i magistrati premino per cercare un pentimento definitivo. Nelle uniche dichiarazioni al pm, dopo l’omicidio, Beretta ha spiegato di aver scoperto un piano per farlo fuori.
Il piano prevedeva un appuntamento esca con una “trappola, verosimilmente con un sonnifero” e poi il trasporto di Beretta in un punto isolato per colpirlo con un’arma da fuoco e poi sotterrarlo. A salvarlo le rivelazioni “ricevute dalla persona incaricata di tirarlo in trappola”.