Il Milan abbandonerà il progetto di San Siro per mettersi in proprio: l’Inter aspetta e rimane legata alla difficile situazione societaria
Il Milan ha deciso: addio al progetto condiviso di un nuovo San Siro. I rossoneri, a malincuore data la storia e il prestigio di uno degli stadi più belli del mondo, saluteranno l’impianto condiviso con l’Inter per farne uno nuovo. Un progetto che pone l’altra squadra di Milano in una nuova dimensione.
Come riporta La Gazzetta, il Milan sta risalendo le classifiche del bilancio e, a differenza dell’Inter, ha una proprietà milionaria che può investire in un nuovo impianto. Mentre Oaktree, così come Elliott nel 2018, aspetta che Suning restituisca il prestito prima di diventare padrone delle quote. C’è tempo, per il momento, fino al 2024.
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Inter, il Milan abbandona San Siro: tre ipotesi per i rossoneri
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La partita per il nuovo San Siro si è protratta troppo a lungo. A dicembre la giunta comunale ha deliberato una nuova richiesta: 70mila posti invece dei 60mila previsti, 40 milioni da dedicare alla riqualificazione del quartiere, nuove aree verdi pari al 50% dell’area, la neutralità carbonica. Richieste tutt’altro che banali.
Il Milan, dunque, sta prendendo in considerazione tre ipotesi per il futuro. La prima riguarda Sesto San Giovanni, cui i rossoneri lavorano da più tempo. Si tratterebbe dell’area delle ex acciaierie Falck, un contesto privato che svincolerebbe i rossoneri da procedure pubbliche. Poi ci sono le vie di Rozzano e San Donato e, infine, l’area “La Maura”, vicino a San Siro.
Jerry Cardinale punta forte sul nuovo impianto, mentre l’Inter rimane legata alle incertezze dell’attuale progetto per San Siro. Che fanno il paio con le incertezze della proprietà.