In mattinata Luciano Spalletti ha annunciato che Francesco Acerbi per sua scelta nonostante la convocazione, non farà parte del gruppo italiano che affronterà Norvegia e Moldova nella secondo settimana di giugno. Subito si era pensato a un possibile affaticamento muscolare dopo la partita con il PSG ma lo stesso allenatore toscano l’ ha negato. Il C.T inoltre ha aggiunto anche di poter fare a meno del numero 13 nerazzurro data la grande disponibilità difensiva dell’ Italia.
Le parole di Acerbi non si sono fatte aspettare:
“Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perchè veestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho rtienuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi nè favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct.
Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva nè dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale di Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo”.
Parole dure dunque di Francesco Acerbi rivolte al C.T Luciano Spalletti. Il difensore nerazzurro ha fatto riferimento a mancanze di rispetto. Probabilmente si riferiva alla battuta fatta dall’ allenatore toscano circa la sua età e la sua convocabilità.
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