Virtualmente è uno dei doppi ex della gara di questa sera. All’Atletico Madrid dal 2011 al 2015, in forza all’Inter fino al 2019: Joao Miranda ha vinto cinque trofei con i Colchoneros. Decisamente meno fortunata in termini di trofei l’esperienza nerazzurra, ma ugualmente formativa in un campionato difficile come la serie A. Proprio il difensore brasiliano – che ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2022 – ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Giocherei anche nell’Inter di oggi”: le parole di Joao Miranda alla rosea
Dopo aver parlato del suo passaggio madrileno l’ex numero venticinque spiega: “Appena arrivato, nel 2015, uno degli assistenti di Mancini mi disse che avrei dovuto migliorare molto a livello difensivo. Io rimasi un po’ così, in fondo qualcosina avevo fatto… ma aveva ragione. La Serie A mi ha completato”
Eppure si è sempre considerato uno dei migliori difensori del campionato italiano. Anzi, il migliore – per sua stessa ammissione. Tanto che secondo il suo pensiero personale potrebbe ipoteticamente giocare titolare sia nell’Atletico Madrid che nell’Inter di oggi.
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Il cinquantasette volte nazionale brasiliano spiega che “I nerazzurri hanno tre centrali fortissimi, ma il mio preferito è Bastoni: veloce, tecnico. Mi somiglia” e mette capitan Lautaro tra i cinque attaccanti più forti del momento,
Riavvolge poi il nastro parlando dei tecnici incontrati all’ombra della Madonnina. Il Mancio era un gentleman, De Boer un incompreso: “Con Mancini, De Boer e Pioli ero titolare, poi è arrivato Spalletti. Uno che ha imposto la paura” perché – riferendosi all’attuale tecnico della Juventus – pur avendo gettato le basi per il futuro “viveva col terrore che qualcuno parlasse male di lui“.



