Ci sono calciatori che si prendono la scena per le loro giocate da highlights. L’importanza di altri la si valuta, in maniera più ragionata, nell’economia dei novanta minuti. Se vogliamo, capiamo il loro peso specifico nel momento della loro assenza dal campo di gioco. Ecco, non colpiva subito l’occhio l’ex centrocampista dell’Inter Esteban Cambiasso, eppure fu una delle colonne della Beneamata che vinse tutto tra il 2006 e il 2011.
La storia del Cuchu
Buenos Aires, Madrid, Milano. Il Cuchu – soprannome ereditato da bambino da un personaggio della televisione – nasceva nella capitale argentina il 18 agosto 1980. Dall’Argentinos Juniors alla camiseta blanca del Real del suo idolo Redondo. Un paio di stagioni in Spagna per formarsi calcisticamente e poi – nel 1998 – il temporaneo ritorno in patria.
Indipendiente e River Plate, dove vince la Clausura 2002. Eccolo ancora con i blancos, un biennio e qualche prestigioso trofeo: nell’estate 2004 il passaggio – a parametro zero – nelle file della compagine meneghina.
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La storia dell’Inter: Esteban Cambiasso
Il centrocampista dell’Inter Esteban Cambiasso – 431 gettoni e 51 reti in nerazzurro – ha vestito per 52 volte la maglietta della Seleccion. Tra gli argentini secondo solo a Messi per trofei conquistati in carriera, punto fermo per un decennio abbondante della Beneamata, insieme a tanti connazionali (Javier Zanetti, Walter Samuel, Diego Milito). Chiuderà con gli inglesi del Leicester City e i greci dell’Olympiacos.
Tra i centrocampisti tatticamente più intelligenti della sua generazione, risultava ottimo anche in fase d’inserimento. Il preziosissimo lavoro nel reparto nevralgico accompagnato da carattere e personalità. Impiegabile nei casi d’emergenza anche come centrale difensivo: si scriveva Cambiasso, si leggeva insostituibile. Oppure, per dirla con José Mourinho, semplicemente “un grande interista”.