Dopo Thiago Motta e Sergio Conceiçao anche Christian Chivu fa lo sgambetto all’Inter: gli ex non perdonano nemmeno in panchina
Il gol dell’ex, si sa, è un classico del pallone. Ma, almeno nel caso dell’Inter, i campioni del passato in quanto a sgambetti non scherzano nemmeno quando – appesi gli scarpini al chiodo – si accomodano in panchina. Correva l’anno 2023: domenica 26 febbraio, turno del mezzogiorno. All’ombra delle due torri la peggior versione nerazzurra di Simone Inzaghi inciampa per l’ennesima volta – settimana sconfitta in campionato, a fine anno diventeranno dodici. Nella fatal Bologna, dove solamente dieci mesi prima la Beneamata consegnò nei fatti il tricolore ai cugini del Milan, a festeggiare (1-0 firmato da Orsolini) fu un certo Thiago Motta.
La mente della seconda Inter mourinhana, punto fermo e centro pensante dei triplesti, a dir la verità ci prese gusto. Altro giro, altro gancio. Stesso anno solare ma stagione successiva e competizione diversa: 20 dicembre, in Coppa Italia ai supplementari segna Carlos Augusto. Flebile illusione, in quanto sarà un super Zirkzee a ispirare il ribaltone felsineo. 1-2 il finale e sorte – a referto uno dei tanti rigori sbagliati da Lautaro – che ancora arride all’italo-brasiliano.
Thiago Motta, Conceiçao, Chivu: il complicato rapporto tra l’Inter e i suoi ex oggi in panchina
Inter, è la dura legge dell’ex (in panchina)
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Eccoci al 2024/25. Con l’ex numero otto nel frattempo passato alla guida della Vecchia Signora. Nona d’andata, è derby d’Italia. Avanti l’Inter, poi sorpasso, controsorpasso e allungo nerazzurro. Al 70’ il tabellone dice 4-2 e in aria si sente l’odore del quinto goal nerazzurro. Morale della favola? Finisce in pareggio, due punti persi per strada. Al ritorno andrà pure peggio: la Beneamata, padrona assoluta nel primo tempo, si ddimentica di scendere in campo nella ripresa. Così segna il figlio d’arte Francisco Conceição, classe 2002.
Dall’Inter solida e vincente di José Mourinho a quella romantica e sfortunata di Hector Cuper. Per chi se lo fosse dimenticato il padre di Chico – Sergio Conceiçao – a inizio millennio vestiva proprio il nerazzurro. E ad oggi il bilancio italiano contro l’allenatore del Milan è piuttosto impietoso: Supercoppa persa in rimonta, derby di campionato pareggiato all’ultimo respiro (nella sagra del palo e della rete annullata), scialbo 1-1 in Coppa Italia.
Ultimo, ma non di certo per importanza, il punto strappato sabato in rimonta ai nerazzurri dal volitivo Parma guidato da Cristian Chivu. Segni particolari dell’emergente tecnico rumeno? Colonna interista dal 2007 al 2014, tra il 2018 e il 2024 ha allenato le giovanili del Biscione – tre anni in Primavera. La buona notizia è un’altra: calendario alla mano – almeno in Serie A – il capitolo stagionale degli ex calciatori interisti oggi in panchina si è chiuso al Tardini. In Coppa Italia rimane il derby di ritorno: ma prima o poi entrerà in gioco anche la legge dei grandi numeri…