Lunedì sera Inter-Torino inaugurerà ufficialmente la nuova stagione della compagine nerazzurra. I granata, al contrario, hanno già assaggiato un antipasto di vero calcio ad inizio settimana. Ovvero quando – in Coppa Italia – hanno battuto di misura i canarini del Modena, realtà che milita nel campionato di Serie B.
Avanti con il 3-5-2
C’è molta curiosità sulla “seconda” prima Inter di Cristian Chivu. Se il breve passaggio del Mondiale per Club va considerato come un semplice periodo cuscinetto tra le due gestioni tecniche – da Simone Inzaghi al tecnico rumeno – con l’inizio della massima competizione nazionale il gioco inizierà a contare qualcosa di più dei milioni assicurati dalla competizione giocata in terra nordamericana.
In parole povere: Inter-Torino sarà una partita da non sbagliare. Anche solamente perché partire con il piede giusto – oltretutto in casa contro una squadra sulla carta inferiore – contribuirebbe a smaltire definitivamente le tossine dello scorso finale di stagione. L’abbiamo già detto: la rivoluzione del “dittatore democratico” sarà all’insegna della continuità. Per il momento avanti quindi con il 3-5-2.
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Inter-Torino: Petar Sucic si prende la regia
Inamovibile Sommer in porta, Bisseck sembra favorito su Pavard nell’unico vero ballottaggio di giornata. Acerbi comanderà quindi una difesa completata da Bastoni. Dumfries e Dimarco – completamente recuperato, come Carlos Augusto che partirà dalla panchina – agiranno da quinti, mentre come mezzali spazio ai “soliti” Barella e Mkhitaryan.
L’unica vera novità dovrebbe essere quindi in cabina di regia. Fuori lo squalificato Calhanoglu, ecco la grande possibilità per Petar Sucic. Al giovane croato verranno affidate le chiavi del centrocampo. Quindi di tutta la squadra. La ThuLa – coppia confermatissima, a maggior ragione data l’assenza di Francesco Pio Esposito – aspetta palloni da trasformare in oro.



