Si dice che prevenire sia meglio che curare. Ottimo consiglio proveniente dalla saggezza popolare, la quale – d’altro canto – ci fa pure sapere che, molto spesso “chi si loda, s’imbroda”. Fatta la doverosa premessa e resi i giustissimi onori a un’Inter capace di sbattere meritatamente fuori dalla Champions League una corazzata come quella del Bayern Monaco è già arrivato il momento di guardare avanti. Sì, perché proprio adesso, nel momento topico della stagione, rimanere a compiacersi vanitosamente davanti allo specchio sarebbe un qualcosa di assolutamente deleterio. Di imperdonabile, senza star qui ad usare mezzi termini.
Bisognerebbe piuttosto “soffrire” di perfezionismo, condizione d’obbligo anche per chi, con ambizioni totalitarie – Champions League, scudetto, Coppa Italia – dispone del potenziale migliore in Italia. E almeno alla pari con le altre del G4 europeo. Da qui a fine maggio Simone Inzaghi e la sua truppa, chiamati a continuare il viaggio ben oltre la velocità di crociera, dovranno pure curare nel dettaglio ogni minimo particolare. Ecco che Bologna-Inter, impegno pasquale che saprà dirci molto di questa corsa al tricolore, assume un’importanza fondamentale.
Bologna-Inter, “recuperare” i punti persi lontano da San Siro
Anche perchè, bisogna dirla tutta pur sguazzando nel brodo grasso, la Beneamata in versione italiana nell’ultimo periodo ha manifestato qualche sintomo da mal di trasferta. Tolta la netta affermazione di Bergamo infatti, da febbraio in avanti l’Inter ha faticato e non poco lontano da San Siro. Ci sono i tre schiaffi di Firenze e il cazzotto rifilatoci dalla Juventus. E poi il pareggio di Napoli (due punti quanto mai pesanti persi allo scadere) e un’altra rimonta subita in quel di Parma. Cinque miseri punti in altrettante partite.
Nessun dramma, ovviamente. Ma – se come dicono i protagonisti – qua si vuol scrivere la storia non bisogna lasciare nulla al caso. Tornare a vincere in (una difficile) trasferta per respingere il probabile assalto del Napoli – impegnato oggi pomeriggio nell’abbordabile gara di Monza. Prevenire è meglio che curare. E la Pasqua, oltretutto, andrebbe sempre festeggiata con un qualcosa di dolce…