Pallone, drammi personali e storie di calciomercato: in una recente intervista al Corriere della Sera l’ex centrocampista dell’Inter Fredy Guarin ha ripercorso alti e bassi della sua carriera.
I problemi con l’alcool
Nerazzurro dal 2012 al 2016 – arrivò dal Porto e se ne andò in Cina allo Shanghai sempre a gennaio – il colombiano ha raccontato del pericoloso rapporto con l’alcool: “Ho bussato alle porte dell’inferno. Ho dovuto toccarle per rinascere“. Il bere come rifugio dai problemi familiari, sorti negli ultimi mesi passati a Milano.
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Problemi che il classe 1986 si rifiutava di vedere: “Zanetti, Stankovic, Mancini, Icardi, Cordoba e altre persone dell’Inter cercavano di aiutarmi, ma il mio problema ormai era già troppo grande, difficile da controllare. Per questo motivo ho dovuto lasciare l’Italia“. Nella solitudine del periodo sinico, Guarin dice di essere stato tre volte vicino al suicidio
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Nell’intervista l’ex numero tredici ha parlato anche di calcio giocato, ricordando un gol decisivo nel derby: “La rete contro il Milan è stata l’ultima con la maglia nerazzurra, speciale. Ho ancora i brividi“.
Infine un passaggio sul mancato scambio tra Beneamata e Vecchia Signora nel gennaio 2014: “È stato un momento duro. Il club mi aveva avvisato dell’offerta della Juventus. Io volevo rimanere, ma Mazzarri chiedeva Vucinic“: il tifo nerazzurro si mise di traverso e tutto saltò.



