Monza-Inter, classica amichevole di mezza estate. Gambe imballate e ritmi bassi, carte mischiate e temperature più adatte al bagno di mezzanotte che ad una partita di calcio. Nerazzurri rimandati al cospetto di una formazione cadetta, finisce 2-2 al termine dei 90 di gioco. Ospiti che si prendono il contentino ai calci di rigore.
La prima frazione
Si inizia con Josep Martinez in porta e Darmian, de Vriji, Carlos Augusto a comporre il pacchetto arretrato. Luis Henrique e Dimarco scelti nel ruolo di quinti, mezzeria formata da Sucic, Asllani e Mkhitaryan. Bonny ed Esposito coppia d’attacco che chiude il 3-5-2.
Primo squillo nerazzurro su azione alla mezz’ora: bella transizione veloce e Ange-Yoan Bonny prova a pungere l’estremo difensore brianzolo. Poche emozioni ma ci può stare, visto il periodo. Quel che invece proprio stona è la dinamica che porta i padroni di casa al vantaggio. Soliti difetti: Gianluca Caprari ha tutto il tempo di studiare la giocata, retroguardia settata in modalità statuine del presepe, scalata difensiva da film dell’orrore e l’uomo di Federico Dimarco – Patrick Ciurria per l’occasione – che buca l’estremo difensore nerazzurro.
Il pareggio arriva nel recupero. Cross velenoso di Dimash per Francesco Pio Esposito, Samuele Birindelli nel tentativo di anticipare il novantaquattro – che comunque sarebbe andato a colpo sicuro – la mette alle spalle del proprio portiere.
Monza-Inter, il secondo tempo
La Beneamata riparte dagli stessi undici. Pochi minuti e il giovane centravanti nerazzurro, con un bel colpo di tacco – quando si dice “sentire la porta” – trasforma in oro un tiro senza troppe pretese del buon Darmian.
Con la girandola dei cambi dentro un po’ di titolari. Si passa al 3-4-2-1: Pavard, Acerbi e Bastoni dietro, Barella sul centro-destra e la ThuLa davanti. Qualche minuto anche per i giovani (Bovo, Cocchi, Kamate e Mosconi) e il tempo per Lautaro di divorarsi la rete del possibile 3-1. Chi non sbaglia è invece Paulo Azzi che sfrutta il secondo buco di giornata della difesa interista e pareggia definitivamente i conti.
Focus sui singoli
Senza allarmismi, è pur sempre calcio d’agosto, ma gli appunti vanno presi. Focus sui singoli: continua il lento declino di Mkhi (meglio quando spostato leggermente più avanti), così come la cronica imprecisione di Asllani. Alla tecnica di Petar Sucic manca ancora un pizzico di coraggio, mentre a Luis Henrique servirebbe un tempo di gioco in meno per riuscire a far male ai terzini avversari.
Note positive? Ci sbilanciamo su Bonny e FPE: nell’economia di un’altra stagione lunghissima i due ragazzi torneranno positivamente utili. C’è da scommetterci. Una buona notizia per Cristian Chivu. Ma soprattutto per tutti i tifosi dell’Inter.