Le minacce a Federico Dimarco? La mediazione della Curva Nord? La Repubblica parla di strana alleanza tra ultras…
C’è un fascicolo aperto per “minacce aggravate” nei confronti di Federico Dimarco. Lo striscione della Curva Sud appeso davanti a casa del giocatore dell’Inter ha trovato l’immediata risposta della Curva Nord Milano che ha cercato di mediare tra i cugini di tifo e il proprio giocatore.
Non è piaciuto il coro intonato con in mano il microfono dell’impianto di San Siro. Uno storico coro di sfottò rivolto alla Curva rossonera:
Ma quali scontri e tanti guai/ Che non vi picchiate mai Milanista chiacchierone/ Ma quanta fantasia che hai/ Ti cercano e non ci sei più/ Alle Otto e un quarto sei già su/ Con i tuoi vestiti neri Bandito scemo della Sud
La Repubblica ricorda che ora del caso si occupano gli investigatori della Digos col coordinamento del dipartimento antiterrorismo guidato dal procuratore Marcello Viola. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. E hanno sequestrato lo striscione. Poi è arrivato anche la voce della Curva Sud rossonera che ha rivendicato l’atto con un comunicato:
Nessuno si è mai sognato di vietare festeggiamenti e sfotto, ma ci sono dei limiti che non vanno mai oltrepassati. Un conto sono i cori riferiti a giocatori e società, altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera…
Un coro che la stessa Curva Nord non canta di proposito da mesi, scrive ancora il quotidiano. A questo comunicato è seguito poi l’intervento degli ultrà nerazzurri affidato a Marco Ferdico:
Dimarco ha sbagliato. Ha fatto partire un coro che è andato a toccare nel vivo la tifoseria milanista organizzata. La Curva del Milan ha tutte le ragioni per essersi arrabbiata e offesa su questa vicenda.
I capi ultrà nerazzurri – scrive sempre La Repubblica – quindi, hanno preferito prendere le difese degli ultrà rivali.
Minacce Dimarco, secondo La Repubblica la Procura vuole vederci chiaro…
Minacce Dimarco, La Repubblica: quella strana alleanza tra ultras…
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Tralasciando il passato di Marco Ferdico, che La Repubblica evidenzia:
C’è un clima di pace, ci si frequenta, ci dissociamo da quello che viene scritto sui giornali…
Ora però – conclude La Repubblica – la procura vuole capire davvero quali siano i rapporti dopo l’uccisione del capo della Nord Vittorio Boiocchi. Il timore è che le dinamiche da stadio c’entrino poco con questa storia. Da tempo si parla – senza che ci sia evidenza giudiziaria nonostante diverse informative arrivate in questi anni in procura – di presunti accordi criminali tra i capi delle due curve di Milano per la gestione di affari, biglietti, parcheggi e paninari fuori dallo stadio…