Dichiarazioni preoccupanti di Henrikh Mkhitaryan al termine di Juventus-Inter: i nerazzurri si sentono ingiocabili e hanno un problema di concentrazione
Al termine della partita contro il Monaco in Champions League Henrikh Mkhitaryan aveva dichiarato, senza troppi timori, che l’Inter, al massimo della forma, fosse “ingiocabile”. Una frase che, a meno di un mese di distanza e con una vittoria nelle ultime quattro partite di campionato, suona come un boomerang, ma che l’armeno conferma.
Nella conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 contro la Juventus, il centrocampista non ha ritrattato. Anzi, ha rincarato la dose, sostenendo con fermezza le sue affermazioni:
Ingiocabili? Userò sempre questo termine perché ho tanta fiducia nei mei compagni e nel modo in cui giochiamo. Anche nel primo tempo oggi siamo stati ingiocabili, avremmo potuto segnare due-tre gol minimo. Non avendolo fatto, lo abbiamo pagato nel secondo. E’ la cosa che ci mancava per sbloccare la partita e purtroppo non ci siamo riusciti.
Juventus-Inter, Mkhitaryan: pensiamo sempre di vincere
Juventus-Inter, Henrikh Mkhitaryan: a volte pensiamo di aver già vinto. Ingiocabili? Lo siamo stati nel primo tempo
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E’ un’Inter che, però, continua a palesare un problema di concentrazione. I nerazzurri si sentono superiori e questo pesa, inevitabilmente, sulle prestazioni. La conferma, purtroppo, arriva dallo stesso Mkhitaryan:
Io parlo per me. E dico che noi lo sappiamo che siamo forti, a volte ci rilassiamo ed entriamo in campo non concentrati. Pensiamo di vincere le partite e alla fine paghiamo. Non ci sono mancanze fisiche o tecniche, forse è il fatto di essere forti che ci disturba.
Gli obiettivi dell’Inter, però, non cambiano. I nerazzurri vogliono vincere lo scudetto e andare avanti in campionato e Champions League, senza badare troppo ai risultati del Napoli, che, pur pareggiando, ha allungato in classifica:
Pareggio del Napoli ha tolto tensione?
No, perché non stiamo seguendo i nostri avversari. Siamo concentrati sul nostro gioco e sulle nostre partite. Purtroppo non siamo stati lucidi nei novanta minuti e non abbiamo fatto abbastanza per vincere la partita: dobbiamo imparare, migliorare, fare di più perché possiamo farlo e vincere le nostre partite