Nonostante l’emergenza sulle fasce laterali l’Inter sbanca il fortino del Feyenoord, sulla corsia sinistra Simone Inzaghi cala l’asso di Bastoni: una grande prestazione del difensore in un palcoscenico tanto importante come quello della Champions League
Si fa presto a dire ThuLa. Dopo un avvio difficile, come se fosse l’onda lunga del secondo tempo di Napoli, è stato il gesto tecnico di Markus Thuram a indirizzare nel verso giusto la sfida del De Kuip. Ci ha pensato quindi Lautaro Martinez, con un goal di precisione e potenza, a mettere in ghiaccio il discorso qualificazione. Ma sintetizzare Feyenoord-Inter nella volée del figlio d’arte e nella sassata del capitano sarebbe riduttivo verso il resto della squadra. Sì, perché – per chi se lo fosse dimenticato – i nerazzurri sono scesi in campo non in piena emergenza, ma quasi.
Senza Sommer, il portiere titolare – l’altro Martinez (Josep) è oggi una conferma, ma fino a un mese fa oggetto misterioso. Con Calhanoglu e Mkhitaryan, bisognosi di riposo, in panchina. E senza quattro dei cinque esterni in rosa. Avremmo potuto ipotizzare un cambio di modulo – per chi scrive il 4-3-1-2 si sposerebbe con le caratteristiche della squadra. Invece Simone Inzaghi ha continuato nel solco del 3-5-2. Adattando Alessandro Bastoni a tutta fascia sulla sinistra. E i risultati gli hanno dato ragione.
L’Inter cala l’asso di Bastoni: una grande prestazione nell’andata degli ottavi di Champions League
Inter, un asso di Bastoni in Champions League
LEGGI ANCHE Feyenoord-Inter, Alessandro Bastoni è perfetto nel nuovo ruolo. Tutti i voti
Il numero 95 si è sciolto nel nuovo ruolo con il passare dei minuti. Dopo una prima mezz’ora contratta, nella quale tutto l’undici ha badato di più al contenimento delle fiammate iniziali del Feyenoord, Alessandro Bastoni si è preso – letteralmente – la corsia mancina. Nato calcisticamente come terzino puro si è affermato nel ruolo di braccetto, dimostrando in questi ultimi mesi di saper fare (e bene) anche il centrale. Difensore di livello mondiale – per usare le parole del mister – si è messo a disposizione della causa, sperimentandosi nel ruolo di quinto.
Particolare non di poco conto. Poteva limitarsi a fare il compitino? Certo che no. La prestazione del classe ’99 è infatti impreziosita dallo spunto che ha dato il via all’azione del raddoppio, da quell’incursione offensiva tra Mitchell e Hadj Moussa. Se già prima di Rotterdam l’Inter non poteva prescindere da Alessandro Bastoni (sanguinose le sostituzioni con Juventus e Napoli), adesso potrebbe aver trovato un utilissimo asso nella manica.
Nelle interviste di fine partita Simone Inzaghi l’ha ribadito: “siamo in corsa per il treble”. Sognare, d’altronde, non costa nulla: e da ieri sera l’Inter ha trovato una freccia in più nel proprio arco.