I segreti della gestione di Simone Inzaghi: a un anno di distanza dalla crisi, la sua Inter vola verso il ventesimo scudetto
In un anno i mondo, la percezione intorno a Simone Inzaghi si è completamente ribaltata. Un anno fa, il 27 febbraio 2023, l’Inter perdeva a Bologna, rimanendo a 47 punti – gli stessi del Milan – a 18 lunghezze dal Napoli, stra-primo a quota 65. Ora sono i nerazzurri a essere nella condizione dei partenopei dell’anno scorso allenati da Luciano Spalletti.
In quelle settimane, come racconta La Repubblica, Inzaghi, che è un po’ scaramantico, provò a uscire dalla crisi anche cambiando quattro giubbotti, cominciando proprio dalla sconfitta del Dall’Ara. Una vita fa. Ora a Inzaghi non servono le scaramanzie perché la squadra è compatta, il gioco spumeggiante e l’obiettivo ormai davvero a un passo.
Inter, Simone Inzaghi e la gestione del gruppo
Inter, tra giubbotti e scaramanzie: i segreti di Simone Inzaghi
LEGGI ANCHE Verso Inter-Atalanta, Gasperini contro il tabù di San Siro. I numeri
Nessuna divisione. La gestione del gruppo è eccellente, nessun muso lungo, nessuno che chiede di giocare sempre. Tutti si sentono pienamente coinvolti e proprio i legami con i suoi calciatori sono alla base del lavoro di Simone Inzaghi, che, non a caso, in conferenza cita spesso i giocatori meno impiegati, come Davy Klaassen, Alexis Sanchez e Marko Arnautovic.
E poi c’è la gestione fisica. Inzaghi è a stretto contatto con il dottor Piero Volpi ed è attentissimo agli infortuni. I nerazzurri hanno avuto assenze pesanti, ma spesso brevi: con il Genoa tornerà Acerbi, con il Bologna Calhanoglu e Thuram.