Il diktat di Oaktree per gli stipendi è chiaro: l’Inter deve riuscire ad abbassare un monte-ingaggi che, al momento, è di oltre 140 milioni
Abbassare i costi. La missione di Oaktree, diventato proprietario dell’Inter nel maggio del 2024, è quella di ridurre le uscite senza, tuttavia, perdere di vista l’obiettivo sportivo. In questo senso vanno i rinnovi dei vari Lautaro Martinez, Denzel Dumfries, Nicolò Barella, Yann Bisseck.
I 143,5 milioni di stipendi lordi, però, sono troppi. Quindi, va bene riconoscere ai top un ingaggio adeguato, ma la dirigenza nerazzurra dovrà fissare un nuovo tetto per il monte ingaggi. Il diktat è risparmiare. Ma come? Una strada può riguardare la ricerca di profili futuribili, alla Palacios, che non abbiano stipendi elevati.
Inter, Oaktree taglia gli stipendi
Inter, stipendi troppo alti: Oaktree taglia gli ingaggi. Le cifre
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Una strategia che, negli ultimi anni, ha portato anche Yann Bisseck e Tajon Buchanan, arrivati entrambi per sette milioni, e che dovrebbe porre fine alla politica dei parametri zero. O, per meglio dire, ai parametri zero “chilometrati” come i vari Mkhitaryan, Acerbi, Taremi, anche Zielinski che, con Oaktree al comando già da prima, non sarebbe probabilmente arrivato.
Giovani che prendano uno stipendio contenuto. La strada di Oaktree è tracciata, anche perché per ridurre gli ingaggi si potrebbe anche cedere qualche big, ma il fondo statunitense non sembra di questo avviso. Almeno per il momento.