L’Inter segue le direttive di Oaktree e cambia strategia sul mercato: puntare su profili più giovani non è sempre un’ottima idea. Ma nel caso specifico…
Meno parametri zero, più calciatori con prospettive di crescita. Meno giocatori già pronti per la titolarità, più profili da valorizzare. Meno usato assicurato, più prototipi tutti da scoprire nel mondo dei grandi. Cambiata la proprietà, cambia anche il mercato. L’Inter segue le direttive di Oaktree e – a differenza del recente passato – è pronta a valutare sempre di più diversi giovani per puntellare la rosa di Simone Inzaghi.
Ora, se il dar spazio alla linea verde è cosa buona e giusta per almeno l’85% delle squadre di Serie A, il discorso cambia “leggermente” quando vira sui nerazzurri (nonché sui cugini del Milan o sui rivali della Juventus). Sì, perché se la gioventù vive – giustamente – di alti e bassi, una certa regolarità, essenziale per arrivare alla vittoria, può essere garantita solamente da un alto livello di esperienza. Lo stesso motivo per cui, in sostanza, sotto la gestione Mourinho la Roma ha provato a fare il salto di qualità, tesserando atleti un po’ avanti con gli anni.
Inter: con Oaktree arrivano i giovani?
Inter, Oaktree ha ragione sui giovani. Ecco perché…
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In casa Inter, almeno in questo periodo storico, c’è un però. Con in campo un’età media di 29,1 anni la Beneamata è stata la squadra più vecchia di tutta la Serie A 2023/24. Anzi, la più anziana a vincere uno scudetto nel nuovo millennio. Tanti ultratrentenni tra i titolari – Sommer, Acerbi, De Vrij, Darmian, Mkhitaryan – altrettanti già nel pieno delle proprie potenzialità (Pavard, Calhanoglu, Dumfries).
Se da un lato Oaktree ha chiare esigenze contabili per valorizzare il pacchetto Inter in vista di una prevedibile futura vendita della società, dall’altro il rettangolo verde richiede uno svecchiamento oculato della rosa nerazzurra. Due obiettivi che – fortunatamente – combaciano. Il resto sapranno farlo il presidente Marotta con i fidati Ausilio e Baccin. Bastoni, Bisseck, Asllani, Barella, Frattesi: in attesa del rientro di Buchanan – e al netto dei guai fisici dell’ormai ex Sensi, un talento purissimo fermato solo da un fisico di cristallo – i precedenti dell’ultimo lustro sono davvero beneauguranti.