Interessi più bassi per un futuro sostenibile
L’Inter si muove per consolidare la propria stabilità finanziaria con un nuovo prestito obbligazionario da massimo 350 milioni di euro, come riportato da Calcio e Finanza. L’operazione, prevista per il 24 giugno 2025, servirà a rimborsare il bond da 412 milioni in scadenza nel 2027, emesso nel 2022 con un tasso del 6,75%. Il nuovo bond, con durata quinquennale e un tasso fisso del 4,52%, dimezzerà gli oneri finanziari, passando da 30 a circa 15 milioni annui. Oaktree, proprietario del club dal 2024, guida la strategia per ridurre l’indebitamento, sfruttando la solidità finanziaria del fondo. La mossa, deliberata il 14 giugno da Inter Media and Communication, garantisce il rispetto degli indici di liquidità per la Serie A 2026/27.
Le conseguenze del finaziamento al bond
Il rifinanziamento anticipato del bond rappresenta un passo cruciale per l’Inter. La società, che ha chiuso il bilancio 2024 con un debito lordo di 734,8 milioni, punta a una gestione più sostenibile. La riduzione del tasso d’interesse e la nuova scadenza al 2030 alleggeriscono la pressione finanziaria, permettendo di destinare risorse al mercato. Marotta e Chivu, al timone del club, vedono nel bond un’opportunità per investire in talenti come Mosquera, senza compromettere i conti. La scelta di Oaktree di optare per un private debt con investitori istituzionali internazionali riflette una visione strategica. L’Inter, reduce dal pareggio al Mondiale per Club, guarda al futuro con ottimismo, con i tifosi che sperano in una squadra competitiva anche grazie a questa manovra finanziaria.
Le conseguenze dell’operazione
Il percorso dell’Inter verso l’utile di bilancio, previsto per il 2025, si rafforza con questa operazione. I ricavi da diritti tv e stadio, stimati a 250 milioni, insieme ai 20-40 milioni dal Mondiale per Club, sostengono i conti. La gestione di Oaktree, unita alla leadership di Marotta, nominato presidente, punta a un equilibrio tra successi sportivi e finanziari. Il nuovo bond, con tassi più bassi, evita il rischio di un debito a breve termine, che avrebbe complicato l’iscrizione al campionato. Intanto, il mercato resta caldo: oltre a Mosquera, l’Inter valuta Bonny e monitora Calhanoglu. La strategia finanziaria nerazzurra, sostenuta da un fatturato in crescita, promette di tenere il club al vertice.