Carlo Nesti, intervistato ai microfoni di Radio Sportiva, ha confermato il momento dell’Inter soffermandosi sull’ormai sedato – parrebbe – caso Lautaro-Calhanoglu.
ZERO TITOLI – Stando a quanto dice Carlo Nesti, la situazione è semplicemente in stallo. L’Inter ha concluso la stagione con zero titoli ma è una squadra fortissima. “Devo dire che tutti i reparti quest’anno erano di primissima levatura, e trovo che l’Inter non ha raccolto quanto seminato. Stiamo parlando sempre di una squadra che non ha vinto niente. Sicuramente, all’apparenza non sembrava una squadra che potesse avere punti deboli, né in difesa né a centrocampo e né nel reparto offensivo. L’Inter comunque meritava di più, poi sappiamo benissimo che nel calcio non vince il più forte ma il più bravo. Per quanto riguarda Pio Esposito sono convinto anche io che abbia delle grandi potenzialità, però si tratterà anche di vedere quanto sarà impiegato. Lo spazio c’è per tutti, dal momento che si gioca su tre fronti. E quindi se un giocatore dimostra di valere sicuramente lo spazio lo trova“.
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GIU’ DALLA TORRE – L’Inter, secondo Nesti, non avrebbe risolto il battibecco creatosi tra Lautaro Martinez e Calhanoglu. “Mentre sulla questione Lautaro Martinez-Calhanoglu ho una mia opinione. Partiamo dall’età. Lautaro ha 28 anni mentre Calhanoglu è entrato nella trentina. Inoltre l’argentino è fondamentale. Stiamo parlando di uno dei bomber più importanti del mondo. Dovendo scegliere chi buttare giù dalla torre, come si suol dire, scelgo il turco. Io scherzo ma la questione è importante. Capire chi cedere e chi no, soprattutto se si parla di giocatore chiave, è una questione delicatissima. Lo stesso Marotta in tempi non sospetti ha parlato di svecchiamento della rosa. Prendiamo ad esempio Sucic. Il croato con molta probabilità è l’erede ideale di Calhanoglu“.



