La Beneamata sbatte sul muro Maignan. Il portiere rossonero si supera su Thuram e Lautaro, poi neutralizza un rigore di Calhanoglu. E quando non ci arriva è salvato dal palo. Continua la maledizione del derby: Inter-Milan finisce 0-1: le pagelle dei nerazzurri.
Sommer: altro giro, altro errore
Sommer 4: ancora una volta un tiro un gol: il problema è che fa il portiere, non l’attaccante. Trasforma la docile conclusione di Saelemaekers in un assist al bacio per Pulisic.
Akanji 6: giganteggia anche contro il Diavolo. Ma prende almeno un voto in meno perché sulla rete rossonera è troppo lontano da Pulisic e si fa sorprendere dalla corta respinta del connazionale.
Acerbi 6,5: vince – un po’ a sorpresa – il ballottaggio con Bisseck. Presente in entrambe le aree di rigore, poco prima della mezz’ora il suo colpo di testa viene fermato solo dal montante. Riserva le dovute cortesie a Leao quando il portoghese passa dalle sue parti.
Bastoni 6: partita ordinata, non riesce a far male davanti. Poco impegnato in fase difensiva.
Carlos Augusto 5,5: più quarto di difesa che quinto di centrocampo, soffre pochissimo quando il Diavolo spinge sulla mancina. Ma Bartesaghi insomma non è Roberto Carlos. E davanti l’italo-brasiliano, al netto dell’ordinaria amministrazione, non si vede praticamente mai.
Inter-Milan: le pagelle. Lautaro è il toro… seduto
Barella 5,5: qualche leziosità di troppo, sovente perde il tempo della giocata per ragionare sul pallone. In partite come queste però serve il cambio di passo: se non arriva da giocatori come Bare allora nei big-match saranno sempre gli altri a festeggiare.
Calhanoglu 5: dalla sua mattonella chiude una bella azione con il piattone sinistro troppo aperto. Poi si fa ipnotizzare da Maignan sul rigore. La sua gara sarebbe anche positiva ma l’errore dal dischetto pesa quanto il braccino di Sommer.
Sucic 5,5: il giovane croato vive di fiammate. Contro il Milan però la vampata non arriva. O almeno le belle giocate sono tutte inconcludenti.
Dimarco 6: come al solito sforna cross in quantità industriale. Ha il merito, insieme ad Acerbi, di essere l’ultimo a mollare. Peccato non basti per portare a casa almeno un punto.
Lautaro 5: il solito Toro seduto post Nazionale. Lotta in fase di ripiego ma, quando ci sarebbe da far male, si nasconde per tutto il tempo che rimane in campo. Sfortunato quando solo la combo Maignan-più-palo strozza in gola l’urlo di San Siro.
Thuram 5,5: pronti-via si avvita e scalda la manona del connazionale. Non riesce quasi mai a cambiare passo ma in una delle poche accelerazioni il legnoso Pavlovic lo abbatte in area di rigore. Dopo un mese fuori dovrebbe suonare la carica, ma – non si sa perché – lo ritroviamo sulla linea di mezzeria.
I subentrati e mister Chivu
Bonny 5: impalpabile, nel finale spara alle stelle da ottima posizione.
Zielinski 6: entra bene in partita, confermando le sensazioni positive delle ultime settimane.
Esposito 5,5: più confusionario del solito, l’inerzia della gara non lo aiuta. Cambio forse tardivo, vista la prestazione largamente insufficiente della ThuLa.
Diouf 6: buon impatto, ci prova pure ma fa il sollecito a Maignan dalla distanza
Chivu 6: i suoi giocatori spengono Modric, il tecnico romeno riesce ad abbottonare la corsia di destra riducendo al minimo – una, sanguinosissima: ma è impossibile essere perfetti – le ripartenze rossonere. “Tradito” da troppi uomini chiave e da un Sommer che a questi livelli non è più presentabile. A differenza di altri la sua Inter gioca a calcio: la classifica è cortissima, i conti si faranno alla fine…



