In Casa Inter si parla del futuro Inzaghi e lo fa anche Beppe Marotta che sa che senza Champions League andranno rivisti tutti i piani…
Come si esce da questo momento negativo? La domanda di SportMediaset è per Beppe Marotta. Una domanda con una risposta precisa. Se ne esce con la compattezza, con l’unione, con una cultura del lavoro ancora più forte. Queste sono le terapie migliori, secondo l’amministratore delegato nerazurro che poi aggiunge che ci sono anche le motivazioni. Poi primo messaggio a Simone Inzaghi:
L’allenatore è il leader del gruppo, è quello che vede la squadra ogni giorno, è quello che sa intervenire nei correttivi e che decide gli uomini migliori da schierare…
Ma nel futuro dell’Inter ci sarà ancora Inzaghi, anche a prescindere dal raggiungimento o meno degli obiettivi stagionali?
Abbiamo fiducia in lui e l’abbiamo detto, il fatto che abbia un contratto significa che abbiamo instaurato un rapporto di fiducia pluriennale. Siamo contenti, siamo in corsa su tre fronti, in campionato non siamo stati continui e dobbiamo ritrovare continuità. Ora giochiamo la semifinale di Coppa Italia, la settimana prossima giocheremo la Champions e questo ci dice comunque che questa squadra e questo allenatore hanno avuto un cammino importante…
Inter, la posizione di Inzaghi dipende da un posto Champions League
Inter, Marotta e il futuro di Inzaghi senza Champions League. Le parole
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Ma è chiaro che economicamente non è pensabile restare fuori dalle prime quattro in classifica:
Essere fuori dai primi 4 posti ci obbligherebbe a rivedere tutti i piani, a livello di business plan, in vista dell’anno prossimo…
Altra domanda: La posizione di Inzaghi è legata ai risultati? La risposta è sincera: “Noi dirigenti siamo molto compatti con l’allenatore. Parliamo sempre con lui e anche con i giocatori: la dialettica all’Inter è frequente ma questo non deve interferire con la gestione del mister. Lui, come detto, è il leader ed è lui che usa le dinamiche giusta per trovare la giusta concentrazione. Detto questo, il calcio è fatto di risultati e tutti noi siamo sotto esami e se non raggiungeremo determinati obiettivi saremo tutti colpevoli se di colpevole dobbiamo parlare”.