Mancini fu il tecnico di Inter e Manchester City, ma tra le due squadre il cuore lo porta a tifare stasera per i nerazzurri
L’attuale tecnico della Nazionale italiana, nonché ex stella di Sampdoria e Lazio, da giocatore, e grande ex di Inter e Manchester City, da tecnico, – solo per citare le panchine più celebri – è forse l’unico in grado di dare una visione lucida e ponderata su questi due ambienti che solo lui ha potuto conoscere così approfonditamente. Il ricordo lasciato in entrambe le tifoserie da Roberto Mancini è infatti grande, tant’è che sia gli interisti che gli inglesi lo ricordano con affetto per aver posto le basi che avrebbero in seguito portato ai prestigiosi successi internazionali di entrambe le società.
Mancini ha allenato l’Inter in due momenti diversi. Nel primo quadriennio le vittorie e l’inizio del ciclo vincente dell’era Moratti (figlio), nel secondo in una fase di transizione verso l’era Suning. Nel 2005 il primo trionfo a distanza di 7 anni dall’ultima coppa Uefa con la vittoria sulla Roma in Coppa Italia. Poi la Supercoppa e lo scudetto a tavolino del 2006. Nel 2007 il primato a 97 punti che precede lo scudetto del 2008 vinto a Parma. Manca la consacrazione europea, il grande cruccio, e difatti a seguito dell’eliminazione agli ottavi di Champions col Liverpool nello stesso anno dell’ultimo scudetto il Mancio è costretto a lasciare in favore di José Mourinho.
Inter-Manchester City, Mancini ha lasciato un bel ricordo in entrambe le tifoserie
Inter-Manchester City, Mancini sceglie il grande amore
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Dopo un anno e mezzo sabbatico a dicembre 2009 la chiamata del City al posto di Mark Hughes. Inizia con un quinto posto. L’anno dopo in un club che non vince nulla da 35 anni arriva il primo trofeo, l’FA Cup e un terzo posto in campionato. Ma il momento dell’impresa sarebbe stato il 13 maggio 2012, quando all’ultima di campionato contro il Qpr Aguero su assist di Balotelli regala il titolo dopo ben 44 anni. Sembra l’inizio di un ciclo di successi ma la conquista della Community Shield mesi dopo è l’ultimo successo del Mancini inglese prima dell’esonero.
Queste senz’ombra di dubbio le due esperienze più importanti a livello di club per il tecnico di Jesi, esperienze che lo hanno lanciato nel firmamento degli allenatori di stampo internazionale più richiesti. Anche se, infine, incalzato su quale fosse quella fra le due che tiferà stasera non ha avuto particolari dubbi nel rispondere Inter, della serie i primi amori non si scordano mai.
Molti danno per scontato l’esito di questa finale, ma a mio parere non sarà così. Il City sarà avvantaggiato, ma è una sfida molto aperta: il gioco dell’Inter può metterli in difficoltà