Un cambiamento non indifferente potrebbe riguardare l’Inter a fine stagione: l’attuale Capo dell’Area Scouting Samaden potrebbe dire addio.
La prossima stagione dell’Inter potrebbe davvero rivelarsi piena di rivoluzione. In prima squadra diversi profili sono sul taccuino del mercato ed altri potrebbero rimanere come partire. Lo stesso può dirsi anche per il settore giovanile. Focalizzandosi sulla Primavera, infatti, se da una parte non è in discussione la panchina di Cristian Chivu, dall’altra invece potrebbe concludersi l’esperienza di Roberto Samaden, attuale Capo dell’area Scouting.
Come ha anticipato Sportitalia, infatti, alla fine della stagione ci sarà un walzer di capi dell’area scouting fra le maggior società italiane. Roberto Samaden s’incontrerà con la società per decidere se proseguire o separarsi. Costanzi, responsabile settore giovanile dell’Atalanta, lascerà i bergamaschi. O andrà in pensione o potrebbe raggiungere Sartori, uomo fidato, al Bologna. Il Modena punta Catellani della Spal per il settore giovanile. L’Atalanta potrebbe portare Alex Pinardi nella struttura, non però nel settore giovanile.
Inter, dieci anni di Roberto Samaden in area scouting
Inter, l’indiscrezione: il capo Scouting Samaden verso l’addio?
LEGGI ANCHE Inter, Zanetti: non è solo colpa di Inzaghi, ma di tutti…
Roberto Samaden ricopre il ruolo di capo dell’area Scouting dalla stagione 2014/15, quando succedette a Piero Ausilio che passò a direttore sportivo della prima squadra. In quasi dieci stagioni, nel suo complesso il lavoro di scovare talenti e portarli a Interello si è rivelato proficuo. Ben sette sono i trofei che hanno arricchito la bacheca dei nerazzurri: tre campionati Primavera, una Supercoppa Primavera, una Coppa Italia Primavera e un Torneo di Viareggio.
Sotto la sua supervisione sono passati talenti che successivamente hanno giocato in altri club come Nicolò Zaniolo, Andrea Pinamonti, Michele Di Gregorio, Lorenzo Pirola e Andrei Radu solo per citarne alcuni. Le ultime scoperte importanti sono state i fratelli Franco e Valentin Carboni, ma anche Giovanni Fabbian (ora in prestito alla Reggina) e Cesare Casadei, ora di proprietà del Chelsea.